Secondo Politico, nell’Amministrazione Biden c’è un dibattito acceso sulla possibilità che Hayat Tahrir al-Sham (Hts) venga rimosso dalla lista delle organizzazioni terroristiche
La testata Usa cita quattro funzionari statunitensi, alcuni dei quali non più in carica, che hanno accettato di parlare della questione a condizione di anonimato. “C’è un’enorme concitazione per vedere se, come e quando possiamo togliere dalla lista Hts”, ha dichiarato uno dei funzionari in carica.
In base alla legge statunitense, il segretario di Stato può designare gruppi come Organizzazioni terroristiche straniere (Fto) se si impegnano in attività terroristiche e minacciano la sicurezza degli Stati Uniti. La designazione ‘Fto’ espone il gruppo e i suoi sostenitori attivi a sanzioni e procedimenti penali. Il processo contrario, ossa il ‘delisting’, arriva solo dopo lunghe deliberazioni interne tra funzionari della sicurezza nazionale, spiega Politico, secondo cui inoltre nessun presidente vuole essere visto come qualcuno che dà carta bianca ai terroristi revocando prematuramente la sua designazione Fto.
Nessuno a Washington piange la caduta di Assad, prosegue Politico, ma ci si interroga se il leader di Hts, Abu Mohammad al-Jawalni, sia il vero leader moderato che dice di essere o un lupo travestito da agnello. Intanto ieri il Dipartimento di Stato ha chiarito che al momento non è in corso una revisione specifica dello status di Hts come Organizzazione terroristica straniera. Tuttavia, ha spiegato che tali designazioni sono costantemente sottoposte a revisione e che ciò non vieta ai funzionari statunitensi di dialogare con il gruppo. Adnkronos