Gli alleati della Nato devono concentrarsi più sulla fornitura di assistenza militare all’Ucraina, in modo che si possa fermare la lenta ma costante avanzata della Russia, che sulle discussioni per possibili accordi di pace. A dichiararlo è stato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Mark Rutte, mentre i ministri degli Esteri dei 32 Stati membri si riuniscono a Bruxelles per un vertice di due giorni.
Il dirigente olandese ha dichiarato ai giornalisti in una conferenza stampa, poche ore prima dell’inizio del vertice, che “la cosa più importante che dobbiamo fare ora” è assicurarci “che l’Ucraina, nel momento in cui deciderà di avviare dei colloqui di pace, lo faccia da una posizione di forza. Kiev non ha bisogno di opinioni su come si potrebbe effettuare un processo di pace. Ed è su questo che ci concentreremo nei prossimi due giorni: su come far arrivare più aiuti militari in Ucraina, più difesa missilistica, un migliore coordinamento di tutto ciò che stiamo facendo”.
L’incontro sarà l’ultimo a cui parteciperà il segretario di Stato Antony Blinken, poiché il 20 gennaio si insedierà la nuova amministrazione statunitense, guidata da Donald Trump. Il presidente eletto repubblicano ha affermato di poter fermare la guerra entro pochi giorni dal suo insediamento, scatenando il timore che Washington possa tagliare il suo sostegno a Kiev e imporre dolorose concessioni territoriali come parte di un accordo di pace con la Russia. […]
https://it.euronews.com