Francia, Barnier: “Se cade il governo, molti francesi pagheranno più tasse”

Michel Barnier

Se cade il governo, “circa 18 milioni di francesi vedranno la loro imposta sul reddito aumentare perché non avremo potuto far passare, con la finanziaria, l’indicizzazione all’inflazione delle fasce di imposta sul reddito”. Lo ha detto in diretta tv il premier francese Michel Barnier che rischia di cadere per aver posto la questione di fiducia sulla Manovra 2025. “Auspico, ed è possibile” che le due mozioni di sfiducia non vengano votate, ha sottolineato.

Macron con Barnier: “Da Le Pen un cinismo insostenibile”

A poche ore dal voto di sfiducia contro il governo Barnier, promosso dalla sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon con il sostegno dell’estrema destra di Marine Le Pen, il presidente Emmanuel Macron è intervenuto da Riad, dove è in visita, in difesa dell’esecutivo nato appena tre mesi fa: “Non posso credere al cinismo del Rassemblement National”. Inoltre Macron ha respinto al mittente le richieste di sue dimissioni avanzate dall’opposizione. “Fantapolitica”, ha tagliato corto il capo dell’Eliseo, assicurando che rimarrà “fino all’ultimo secondo” del suo mandato per “essere utile al Paese”.

Barnier: “Non mercanteggio né mi faccio ricattare da Le Pen”

Il premier francese ha dichiarato di non essere in una logica “di mercanteggiamento” né “di ricatto” con il Rassemblement National di Marine Le Pen. Marine Le Pen, ha proseguito, ha tentato “di entrare una specie di escalation. Se la mozione di sfiducia passa, tutto sarà più difficile e più grave” per i francesi.

In caso di sfiducia, soluzioni d’emergenza

Lo scenario di una sfiducia al governo, mercoledì al Parlamento francese, comporterebbe il varo di soluzioni d’emergenza, fra le quali il rinnovo per il 2025 del barometro fiscale in vigore nel 2024. Questo escluderebbe la prevista revisione del barometro dell’imposta sul reddito, che doveva essere indicizzato su un’inflazione al 2%. Questa la spiegazione della probabile cattiva notizia per i contribuenti francesi. “È ineluttabile – ha aggiunto Barnier – bisognerà che ogni deputato che voterà la sfiducia vada poi a spiegarsi con i suoi elettori”.

Barnier: “Auspico responsabilità nell’interesse del Paese”

“I deputati hanno ciascuno una parte di responsabilità. È possibile che ci sia questo riflesso di responsabilità. L’interesse del Paese significa qualcosa. Non è una questione di sopravvivenza politica”, ha ribadito. “So che la situazione è fragile ed effimera. Sono orgoglioso di servire, onorato di essere primo ministro. Non è un voto a favore contro Barnier, ma un voto a favore di un testo”, ha concluso.  tgcom24.mediaset.it

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