RAVENNA, 04 DIC – La Corte dei Conti ha condannato il 67enne medico di base e ginecologo Mauro Passarini, originario di Bologna ma da tempo residente a Marina di Ravenna, per i danni patrimoniali e di immagine arrecati alla Ausl Romagna per decine di falsi vaccini anti covid-19. Dovrà pagare – secondo quanto riportato dal Resto del Carlino – 8.561 euro che si andranno a sommare ai 16 mila che lui aveva già versato spontaneamente e che l’Ausl aveva accettato a titolo di acconto.
Per la vicenda, l’uomo il 15 dicembre 2022 aveva patteggiato due anni di reclusione per peculato e falso. E più di recente si era visto negare dal giudice civile la possibilità di rientrare nella convenzione con l’ Ausl. La Procura erariale aveva chiesto circa 35 mila euro tra ministero della Sanità (20.561 euro) e Ausl Romagna (15 mila euro).
Secondo le indagini della polizia ravennate, tra agosto 2021 e sino alla data del suo arresto avvenuto il 6 novembre dello stesso anno, in qualità di medico vaccinatore, Padsarini aveva attestato falsamente l’inoculazione del vaccino a 294 pazienti (226 residenti nel comune di Ravenna, di cui 166 suoi assistiti, e 68 da altri comuni) inserendo i dati dell’avvenuta vaccinazione nel telematico del ministero della Salute con conseguente riconoscimento del greenpass.
In quello stesso periodo aveva ritirato dalla farmacia dell’ospedale di Ravenna 37 fiale di vaccino Pfizer pari a circa 222 dosi; di queste fiale, 13 erano state recuperate dalla squadra Mobile all’interno del suo studio: inutilizzabili insomma perché non adeguatamente conservate in congelatore. (ANSA)