Per la serie “a volte ritornano”. Se anni fa erano praticamente una notizia quasi quotidiana, negli ultimi tempi la ‘moda’ di rubare il rame era ormai una notizia sporadica. E invece tre uomini, beccati in flagranza di reato, hanno pensato bene di ‘rinverdire’ la pratica.
Il fatto è avvenuto lo scorso fine settimana alla sottostazione ferroviaria in via Argini d’Arno di Incisa. All’1,30 di domenica 24 novembre, è scattato l’allarme della struttura che ha prontamente allertato la compagnia di carabinieri di Figline Valdarno. Arrivati sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato un furgone con cassone, poi risultato rubato, ed al suo interno 6 bobine di rame appena sottratte. E come se non bastasse, poco dopo ai carabinieri è arrivata la notizia di un altro furto in atto, stavolta alla sottostazione ferroviaria “Renacci” di Figline.
Questa volta però, insieme ad un furgone, arrivati sul posto i carabinieri hanno trovato anche un’autovettura con 3 uomini a bordo, sotto i trent’anni e di origine rumena, subito bloccati.
Alla vista dei militari, i due passeggeri del furgone sono scappati a corsa abbandonando il mezzo con a bordo altro materiale trafugato: 10 bobine di rame, un quintale di parti di ricambio di impianto e materiale elettrico vario destinato all’alimentazione della rete ferroviaria pubblica.
Dopo averli fermati, i carabinieri hanno raccolto elementi di colpevolezza a carico dei tre e li hanno arrestati in flagranza. Dei tre, due sono stati poi riconosciuti anche come gli autori del primo furto alla Sottostazione ferroviaria di Incisa.
Comparsi la mattina successiva dinanzi al giudice del rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e per i tre soggetti è stata disposta la custodia cautelare in carcere alla casa circondariale di Sollicciano.
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