25 nov. – Con quasi il 100% delle schede scrutinate, il primo turno delle presidenziali in Romania riserva un’enorme sorpresa: il candidato indipendente Calin Georgescu è in testa e passa al ballottaggio con il 22,91% delle preferenze, scalzando il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu che per parte dello spoglio e per gli exit poll era dato per vincente.
Ciolacu è secondo con il 19,19% dei voti, tallonato dalla leader dell’Usr, l’ex giornalista tv, Elena Lasconi, al 19,14%. Il passaggio al secondo turno, previsto per l’8 dicembre, si gioca su una manciata di voti, quando ancora restano da scrutinare alcune sezioni di Bucarest, i voti della diaspora in Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada, secondo i media romeni.
Georgescu, esperto di sviluppo sostenibile, con un’esperienza di oltre 15 anni nelle strutture delle Nazioni unite, era stato tra i possibili nomi per un premier di un governo tecnico, ma non era ma entrato nella lista dei sondaggisti per i favoriti a Palazzo Cotroceni. Ha condotto la sua campagna elettorale su TikTok, con alcuni argomenti controversi: da una parte sostenendo i valori tradizionali, ma allo stesso tempo lodando l’esercito romeno, che si è schierato con i fascisti nella Seconda guerra mondiale. Crede anche che l’adesione alla Nato non possa garantire la sicurezza della Romania e sostiene un avvicinamento alla Russia.
Subito dopo l’annuncio dello spoglio, quando era chiaro il suo passaggio al ballottaggio, Georgescu ha ringraziato coloro che hanno votato per lui, aggiungendo che “eravamo in tanti a votare e saremo tanti anche al voto per il secondo turno. Indipendentemente da quello che è successo, il popolo romeno ha capito che la famiglia è la spina dorsale della società romena. E qualunque cosa accada, amiamo la nostra piccola famiglia e io personalmente amo la grande famiglia, il che signica la mia gente, il Paese”. (askanews)