Francia, l’estrema sinistra vuol abolire la legge antiterrorismo del 2014

Jean-Luc Mélenchon

In Francia è il caos dopo la proposta, avanzata dal partito de La France insoumise – Nouveau Front Populaire, di abrogare la legge antiterrorismo istituita nel 2014

di Francesca Galici – Il partito di estrema sinistra fondato da Jean-Luc Mélenchon nel 2016 ha spiegato che questa legge ormai dev’essere considerata “superata”, in quanto “i metodi antiterrorismo sono utilizzati per reprimere attivisti politici, attivisti associativi, giornalisti o ancora sindacalisti“. La “repressione” degli “attivisti”, come la chiamano, si riferisce ai manifestanti pro-Palestina che nelle strade di Parigini e di tutta la Francia inneggiando ad Hamas, organizzazione palestinese riconosciuta come terroristica sia in Francia che nel resto dell’Unione europea.

La prima firma della proposta di legge è del parlamentare Ugo Bernalicis ed è chiaro ed evidente che in Europa esiste un problema democratico legato ai gruppi di sinistra-sinistra, come ce ne sono anche in Italia, sembrano favorire i movimenti arabo-musulmani. La proposta di legge de La France insoumise – Nouveau Front Populaire non passerà, tutti gli altri partiti, sia a destra che a sinistra, hanno escluso la possibilità di voto. Ma questo ulteriore passo in avanti del partito di Mélenchon mette in evidenza una volontà ben precisa che cova sotto le ceneri dell’ideologia di sinistra.

“È difficile fare qualcosa di più ignobile”, ha commentato sui social il ministro dell’interno, Bruno Retailleau. “Una proposta di legge della vergogna. Un’infamia in più per La France insoumise”, scrive il presidente del gruppo Unione delle destre per la Repubblica all’Assemblea, Eric Ciotti. Duro anche l’intervento dell’ex presidente del Consiglio, Gabriel Attal, che ha scritto una lettera indirizzata ai suoi omologhi socialisti, ecologisti e comunisti, chiedendo loro di isolare La France insoumise: “Saprete dissociarvi chiaramente da questa proposta di legge e difendere così i nostri valori, quelli della Repubblica?”. Per Attal, la proposta è “un insulto e una macchia indelebile su coloro che la portano. Un limite fondamentale è stato superato: quello del rispetto che dobbiamo a tutte le vittime del terrorismo”.

Di contro, Mélenchon e ha usato il caso per accusare l’arco parlamentare: “Una nuova aggressione contro LFI proveniente dall’estrema destra e servilmente ripresa dall’ufficialità mediatico-politica. Piuttosto che fare film, leggere il testo della proposta di legge”.
La discussione è aperta in Francia, uno dei Paesi maggiormente esposti al rischio terroristico. La popolazione conosce i rischi che corre il Paese, sa cosa cova negli immigrati di prima e seconda generazione nelle banlieue e teme nuove escalation.
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