Come già preannunciato da Danilo Toninelli, arriva l’ufficialità: Beppe Grillo ha chiesto ufficialmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente
Il garante ha infatti inviato una richiesta formale per una nuova votazione. Contattato dall’Adnkronos, l’entourage del co-fondatore del Movimento 5 Stelle ha confermato l’indiscrezione, precisando che la richiesta è stata inoltrata nella giornata di lunedì 25 novembre.
A quelle che all’epoca erano solo voci, si era già pronunciata Vittoria Baldino. La vicecapogruppo M5S a Montecitorio non ci è andata per il sottile e – premettendo che “è una facoltà che lo Statuto gli riconosce” – ha spiegato che si tratta dello “stesso Statuto che però gli iscritti hanno detto va cambiato. Ci hanno detto per esempio che quel ruolo di garante è un ruolo con poteri abnormi quindi Grillo ha la facoltà di fare quello che vuole ma a un certo punto deve prendere atto delle scelte degli iscritti”.
Ospite di Tagadà su La7 la Baldino ha sottolineato che “impugnare le votazioni sarebbe controproducente per se stesso. Siamo entrati nel Movimento perché ci ha insegnato cos’è la democrazia diretta e la costituente è stato un esercizio meraviglioso di democrazia che il mondo ci ha invidiato. La volontà degli iscritti è stata chiara e netta. Sarebbe inglorioso per chi ci ha insegnato la democrazia diretta. Il Movimento ora guarda avanti”.
All’Assemblea costituente del Movimento che si è tenuta sabato e domenica al Palazzo dei Congressi di Roma, gli iscritti al partito hanno votato online per abolire dallo statuto la carica del “garante”, che fin dalla costituzione era stata ricoperta da Grillo. Il 62,3 per cento degli iscritti ha votato per l’abolizione. Gli iscritti hanno votato inoltre per abolire la regola dei due mandati, che impediva ai politici del Movimento di candidarsi più di due volte.
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