Priorità all’immigrazione. E per una causa di divorzio bisogna aspettare un anno

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di Francesca Galici – A Roma mancano i giudici e le cause di separazione vanno a rilento. Secondo quanto previsto dalla pianta dell’organico, la sezione famiglia dovrebbe contare in tutto 11 giudici più un presidente. Considerando che le cause iscritte a ruolo ogni anno sono circa 7mila, ciò appare comunque insufficiente. Ma nella realtà, al momento ci sono solo 9 giudici operativi, più il presidente, il che fa slittare molto in avanti tutte le cause. Se per legge la prima udienza si dovrebbe tenere entro 90 giorni, a Roma il tribunale non riesce a iscriverla prima di un anno.

Questa carenza di toghe nella sezione famiglia del tribunale, con conseguenti, ritardi è anche frutto del sistema in opera dal 2017, prima che intervenisse la riforma Cartabia, quando venne assegnata urgenza prioritaria alla sezione immigrazione. Questa priorità, come sottolinea anche il Messaggero, si evince dalle tabelle di organizzazione degli uffici giudicanti.

Il Csm ha sottolineato che “le scelte di allocazione delle risorse da parte dei dirigenti potranno implicare un inevitabile rallentamento nella trattazione degli altri procedimenti” e richiamando una propria delibera del 2017, ribadendo la necessità di trattazione prioritaria dei procedimenti di protezione internazionale, quindi “l’individuazione di un numero di giudici e risorse adeguato alla qualità e alla necessaria celerità della risposta giurisdizionale”. Tutto a scapito della restante mole di lavoro dei tribunali, incluse le cause di separazione e divorzio. Questo, nonostante le sezioni famiglia abbiano in carico un lavoro particolarmente delicato, considerando che sono spesso coinvolti minori da tutelare.

L’emendamento al decreto Flussi che sposta la competenza sui trattenimenti dalle sezioni immigrazione alle Corti d’Appello, dovrebbe alleggerire il carico di lavoro sulle prime e, di conseguenza, incidere positivamente anche sulle altre sezioni dei tribunali.
Eliminando una competenza gravosa come le convalide nei Cpr, le sezioni immigrazione possono lavorare con maggiore efficienza e si dovrebbero poter trovare nuovamente i giudici da destinare alle altre sezioni, inclusa quella della Famiglia.
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