Con 80 voti favorevoli, nessuno contrario e 47 astenuti, l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge che introduce “lo sviluppo di competenze non cognitive e trasversali” nei percorsi scolastici e di formazione professionale. La proposta, già approvata alla Camera il 3 agosto 2023, è ora legge.
Le competenze non cognitive sono quell’insieme di abilità, atteggiamenti e conoscenze che vanno oltre le tradizionali materie scolastiche. Sono quelle capacità che ci permettono di relazionarci con gli altri, di gestire le nostre emozioni, di risolvere problemi, di adattarci ai cambiamenti.
Già nel 1993, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva intuito l’importanza di queste competenze, individuando 10 life skills fondamentali per il benessere e la realizzazione personale e professionale. Le life skills sono suddivise in tre macroaree: competenze emotive (consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, gestione dello stress), competenze relazionali (empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci) e competenze cognitive (risolvere i problemi, prendere decisioni, pensiero critico, pensiero creativo).
Cosa prevede la nuova normativa
Il provvedimento si propone di contrastare dispersione scolastica e povertà educativa, sperimentando l’insegnamento delle competenze non cognitive. Queste includono abilità come la amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva e l’apertura mentale, fondamentali per lo sviluppo personale e professionale.
La partecipazione alla sperimentazione sarà volontaria e inizialmente riservata alle scuole secondarie di primo e secondo grado. I progetti verranno presentati al Ministero dell’Istruzione e del Merito, valutati e approvati da una specifica commissione.
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