Sono stati assolti in Corte d’Appello i 18 anarchici che per anni hanno occupato l’ex casa cantoniera a Oulx, in Valle di Susa
di Francesca Galci – Un’occupazione che, a loro dire, sarebbe stata utile per dare alloggio ai migranti che provavano a varcare illegalmente i confini per arrivare in Francia. Il giudice ha accolto la loro difesa e ha accolto la richiesta dei loro avvocati di applicare l’articolo 54 del codice penale, che considera non punibile chi è “costretto dalla necessità di salvare sé o altri da un pericolo di un danno grave alla persona”.
La Corte d’Appello ha confermato la decisione dei giudici di primo grado, che avevano deciso per l’assoluzione per la “tenuità del fatto”. Il secondo grado di giudizio, invece, va oltre e sostiene la necessità di compiere quello specifico reato. La vicenda risale al biennio 2018/2019 e la casa cantoniera venne di fatto fatta preda dei soliti noti, esponenti dei gruppi anarchici del Piemonte, per aprirla ai migranti. Secondo il giudice di primo grado, l’occupazione è un fatto di lieve entità mentre la giuria del secondo grado di giudizio, come spiegano gli avvocati della difesa, ha “accettato il principio che i migranti, trovandosi in quelle zone di montagna senza posti dove andare e a volte con abiti estivi in pieno inverno, correvano pericoli gravissimi. Numerose testimonianze hanno sottolineato che gli imputati salvarono le persone”.
Resta il principio secondo il quale i migranti non sono stati costretti ad avventurarsi in zone montuose e che l’hanno fatto per attraversare illegalmente un altro, almeno il secondo, confine europeo. E gli anarchici, per agevolare questo passaggio, hanno a loro volta compiuto un reato.
Tuttavia, il tribunale ha deciso di assolverli tutti e di creare in questo modo un precedente giuridico per possibili future azioni simili, che potranno essere compiute nella certezza, o quasi, dell’impunità.
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