La direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell, ha condannato ieri gli attacchi di venerdì nel nord di Gaza che, secondo quando annunciato dall’ufficio stampa governativo della Striscia hanno, provocato la morte di oltre 50 bambini.
L’auto di una dipendente dell’Unicef è stata attaccata ieri mattina da un drone a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza: lo ha reso noto in un comunicato la direttrice esecutiva dell’organizzazione, Catherine Russell.
“Questa mattina (ieri, ndr), il veicolo personale di un membro dello staff dell’Unicef che lavorava alla campagna di vaccinazione antipolio è stato preso di mira da quello che crediamo fosse un drone quadrirotore mentre attraversava Jabalia-Elnazla – si legge nella nota -. L’auto è stata danneggiata. Fortunatamente il membro dello staff non è rimasto ferito. Ma è rimasta profondamente scossa”.
Russell ha poi citato l’attacco di ieri contro il centro di vaccinazione antipolio a Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, in cui sono rimasti feriti anche “almeno tre bambini”, oltre all’attacco di venerdì a Jabalia costato la vita a oltre 50 bambini. “Gli attacchi a Jabalia, alla clinica di vaccinazione e al membro dello staff dell’Unicef sono un ulteriore esempio delle gravi conseguenze degli attacchi indiscriminati contro i civili nella Striscia di Gaza”, prosegue la nota: “Gli attacchi ai civili, compresi gli operatori umanitari, e a ciò che resta delle strutture e delle infrastrutture civili di Gaza devono finire”. ANSA