I tedeschi potranno cambiare il proprio genere legale più facilmente grazie a una nuova legge accolta dalla comunità LGBTQ+ come un passo “storico
Berlino, 2 nov. – circa 200 manifestanti, soprattutto donne, hanno partecipato a una protesta fuori dalla cancelleria a Berlino, nel giorno in cui entrava in vigore la nuova “Legge sull’Autodeterminazione”. “Non si può cambiare genere. Non è possibile. Mette in pericolo i diritti delle donne, gli spazi delle donne. E mette in pericolo i giovani, soprattutto le ragazze che hanno difficoltà a diventare donne durante la pubertà, e che improvvisamente credono di diventare transessuali”, afferma Marina Piestert, portavoce del comitato “Lasciate parlare le donne” (“Lasst Frauen Sprechen”).
Secondo la legge sull’Autodeterminazione, chiunque potrà cambiare il proprio nome o genere legale presentando una semplice domanda all’ufficio del registro locale. La normativa sostituisce la legge dei primi anni ’80 nota come “legge sui transessuali”, secondo la quale i tedeschi che volevano cambiare il proprio genere legale dovevano presentare due perizie psicologiche e attendere la decisione del tribunale.
“Per la prima volta nel 2024 c’è una legge che rimuoverà il genere da questa definizione medica, che in qualche modo inserirà nella legge una definizione sociale di genere e un’immagine di sé come criterio”, spiega Antke Engel, ad Afp, partecipante della contro-manifestazione. “Questo è un miglioramento in quanto pone fine alla patologizzazione della legge sui transessuali. La legge transessuale era una legge che richiedeva la sterilizzazione fino al 2011, il divorzio fino al 2005 e valutazioni psichiatriche che dovevano essere pagate di tasca propria. Questo non andava bene”, aggiunge Luce de Lire.
Secondo Der Spiegel, circa 15.000 persone hanno già presentato domanda per cambiare sesso prima dell’entrata in vigore della legge. Per la ministra della Famiglia Lisa Paus è “un giorno molto speciale per tutte le persone transgender, intersessuali e non binarie”. Per i minori di 14 anni serve il consenso dei genitori. (askanews)