Aveva denunciato turni di lavoro dentro il mobilificio che possono arrivare anche a 14 ore al giorno e pagamenti in nero: preso a bastonate dai colleghi
Continua la battaglia sindacale per offrire condizioni di lavoro accettabili ma si registrano proprio per questo anche gravi episodi di violenza anti-sindacale. Dopo le aggressioni in un picchetto sindacale a Prato, questa volta è toccato a un operaio pakistano. Tahla – riporta Il Fatto Quotidiano – ha denunciato turni di lavoro che possono arrivare anche a 14 ore al giorno, pagamenti in nero e abusi. Ma il suo “supervisore” è stato informato della cosa. Ieri mattina, arrivato in fabbrica, il responsabile gli avrebbe – in base a quanto risulta a Il Fatto – detto: “Sappiamo che sei stato al sindacato, ti avevo detto di non ripresentarti”.
Poi all’improvviso il lavoratore si sarebbe trovato aggredito a bastonate da due colleghi. La prognosi è di sette giorni. L’azienda, nota il sindacato – che da tempo chiede una revisione delle leggi per avere misure deterrenti migliori – è stata oggetto di controllo da parte dell’ispettorato del Lavoro solo un mese fa, controllo che aveva avuto modo di riscontrare lo sfruttamento estremo. “Ci hanno chiesto tutto, abbiamo spiegato – dicono alcuni operai a Il Fatto – come si lavora qui, tutti i giorni, anche domenica”. affaritaliani.it