Non c’è domanda: sospesa costruzione della fabbrica di chip per auto elettriche

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In Germania è stata sospesa la costruzione di una fabbrica all’avanguardia di chip per auto elettrice a causa della crisi del settore e sella scarsa domanda nel mercato

L’azienda statunitense Wolfspeed e il fornitore tedesco di componenti per auto Zf hanno rinviato il progetto da 3 miliardi di euro che avrebbe dovuto essere realizzato a Ensdorf, nello Stato occidentale del Saarland. L’azienda statunitense ha dichiarato che la decisione di sospendere i piani tedeschi è dovuta anche a quelli che sono stati definiti invece “solidi progressi” nella produzione delle sue fabbriche nazionali.

“Grazie al miglioramento della nostra produttività, unito al previsto rallentamento del mercato dei veicoli elettrici, riteniamo di avere la capacità necessaria per il prossimo futuro”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda. Un portavoce di Zf ha affermato che è stata l’azienda statunitense a prendere la decisione di non procedere con la costruzione, che inizialmente doveva iniziare nell’estate del 2023 e occupare fino a mille persone. La sospensione del progetto si aggiunge alle fosche prospettive economiche nazionali segnalate martedì dal Fondo monetario internazionale. Come riporta The Guardian, l’organizzazione ha dichiarato che la crescita economica tedesca si stabilizzerà quest’anno e salirà solo dello 0,8% nel 2025, diventando così il Paese con il peggior risultato tra le nazioni altamente industrializzate.

La sospensione del progetto dell’impianto è una grave battuta d’arresto anche per il piccolo Stato del Saarland, al confine con la Francia, che nel corso di diversi decenni si era trasformato con successo abbandonando l’estrazione del carbone e superando la crisi dell’acciaio, con l’aiuto dell’industria automobilistica. Il centro di ricerca e sviluppo di Ensdorf doveva essere costruito sul sito di una ex centrale elettrica a carbone. Il rallentamento della domanda di veicoli elettrici sta preoccupando le case automobilistiche europee che stanno lottando per adattarsi alla transizione dai combustibili fossili. Il mese scorso, Intel ha dichiarato che avrebbe ritardato i lavori per due grandi fabbriche nella città di Magdeburgo, nella Germania orientale, progettate per un costo di 30 miliardi di euro, per le quali aveva concordato 10 miliardi di euro di sovvenzioni con il governo tedesco.

Nel febbraio 2023, Wolfspeed e ZF avevano sostenuto, alla presenza del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del ministro dell’Economia Robert Habeck, che avrebbero costruito la fabbrica di componenti in carburo di silicio “più grande e avanzata del mondo”, al costo di 2,75 miliardi di euro. I sussidi federali e statali dovrebbero ammontare a 515 milioni di euro. Il progetto però al momento, non sembra destinato a un successo.
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