Migranti, Olanda: controlli alle frontiere e stop ricongiungimenti familiari per figli adulti

Migranti, Olanda

La migrazione è tema centrale nel dibattito politico olandese e con le recenti misure in materia proposte dal governo, il Paese si appresta ad adottare un’agenda tra le più conservatrici del blocco. Il nuovo pacchetto di riforme sulla politica migratoria ha trovato in sintonia il primo partito olandese, il Partito per la Libertà (Pvv), guidato dal parlamentare  Geert Wilders, e i suoi partner di coalizione.

Come indicato in una lettera inviata al Parlamento dal Primo ministro Dick Schoof, le proposte formulate dal governo renderanno ancora più stringenti i controlli alle frontiere a partire dalla fine di novembre e prevedono di intensificare le misure di controllo per i richiedenti asilo provenienti dalla Siria. Inoltre, è prevista l’esclusione al ricongiungimento familiare per i figli adulti e i partner non sposati e l’eliminazione dei permessi di asilo permanenti.

“Il Paese si trova in piena crisi dell’asilo”, ha dichiarato Schoof, secondo cui “serve subito un ampio pacchetto di misure per gestire l’emergenza.”

La crisi migratoria come base dell’esecutivo

Solo lo scorso anno, le tensioni sul tema migratorio hanno portato alla caduta del governo dell’ex primo ministro Mark Rutte. La nuova coalizione, capeggiata dal Pvv, che in Europa siede nei banchi dei Patrioti con la Lega di Matteo Salvini e Fidesz di Viktor orban, ha ora scelto di perseguire una linea tra le più conservatrici degli ultimi decenni, minacciando anche di uscire dal patto migratorio dell’Unione europea, cosa che però non è permessa dai trattati.

L’accordo sull’asilo, che sarà presentato in Parlamento entro la fine dell’anno, è solo l’inizio di una serie di provvedimenti sul tema migrazione. A settembre, il governo aveva proposto una legge di crisi d’emergenza per poter approvare rapidamente misure drastiche, bypassando il Parlamento. Tuttavia, l’idea è stata poi accantonata a seguito delle preoccupazioni espresse dal nuovo contratto sociale.

Gli altri cambiamenti previsti: permessi di soggiorno ridotti

Tra le altre misure proposte dal nuovo esecutivo c’è anche la riduzione della durata dei permessi di soggiorno per i nuovi richiedenti asilo. I permessi, attualmente validi cinque anni, vedranno ridotta la loro durata ad un massimo di tre anni.

Questa serie di misure è espressione concreta della promessa del governo di ridurre l’afflusso di migranti e limitare l’impatto dell’immigrazione sulla società olandese. Resta ora da vedere se le proposte otterranno effettivamente il sostegno parlamentare e quale sarà l’impatto di queste misure sulla politica interna e sui rapporti con l’Unione europea.
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