MILANO, 27 OTT – La presunta associazione per delinquere, al centro dell’inchiesta milanese sui dossieraggi, gode “di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri” e gli indagati “spesso promettono e si vantano di poter intervenire su indagini e processi”.
Lo scrive negli atti il pm della Dda Francesco De Tommasi, che spiega che il gruppo riconducibile alla società Equalize ha una struttura “a grappolo”: ogni “componente” e “collaboratore” ha a sua volta “contatti nelle forze dell’ordine e nelle altre pubbliche amministrazioni” con cui “reperire illecitamente dati”.
La commissione Antimafia discuterà dell’inchiesta sui dati rubati della Procura di Milano. Martedì l’ufficio di presidenza della commissione si riunirà e deciderà se acquisire gli atti dell’inchiesta. I magistrati hanno rilevato che la banda di spie, che ha carpito una mole impressionante di informazioni da banche dati nazionali compresi file classificati, gode “di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri”. (ANSA)