Nell’ultimo rapporto pubblicato dall’Ecri, la commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa, viene denunciata la profilazione razziale da parte dei corpi di pubblica sicurezza italiani. Al governo la richiesta di “istituire un organismo per le pari opportunità pienamente indipendente”.
L’accusa è “inaccettabile” e “la risposta indignata deve essere da parte di tutti, senza divisione”. A dichiararlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Le nostre forze dell’ordine, come le nostre Forze Armate, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni, senza pregiudizi, senza risparmiarsi. Parliamo di donne e uomini che meritano rispetto, non un’ingiuria di tale gravità. Le forze dell’ordine italiane sono un patrimonio di legalità italiano, non di parte. E spetta a tutti difenderne l’onore e la storia”, ha scritto Crosetto in un messaggio su X.
Sostegno alle forze dell’ordine è arrivato, in giornata, da tanti esponenti politici. La prima risposta al rapporto dell’Ecri è stato quello della premier Giorgia Meloni. “Le nostre forze dell’ordine lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie”, ha scritto il presidente del Consiglio in un tweet.
“Rigetto con forza le accuse di profilazione razziale nei confronti delle nostre Forze di polizia riportate nell’ultimo rapporto dell’ Ecri, la commissione antirazzismo del Consiglio d’Europa”, ha scritto su Facebook il presidente del Senato, Ignazio la Russa.
L’Ecri è stato definito dal leader della Lega Matteo Salvini “un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani”. “Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’Ordine. Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini, se li portino tutti i casa loro a Strasburgo”, ha scritto sui social.
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