Roma, donna afferrata per il collo e stuprata: arrestato afghano

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Violentata in casa. Una donna di origini colombiane, una escort, è stata afferrata al collo e poi costretta ad avere un rapporto sessuale

Era la scorsa estate, a distanza di tre mesi la polizia ha chiuso il caso arrestando un uomo, cittadino afgano, per violenza sessuale. I fatti risalgono allo scorso 23 luglio quando, la donna, di origini colombiane, ha pubblicato un annuncio su un sito di incontri per prestazioni sessuali a pagamento e indicato il proprio recapito telefonico. La donna è stata poi contattata da un uomo con il quale hanno poi concordato un incontro a pagamento dandosi l’appuntamento per il giorno stesso.

Violentata in casa

La donna però, resasi conto che l’uomo alla porta non fosse italiano come pensava, ha cercato di richiudere la porta d’ingresso per impedirgli l’accesso ma, quest’ultimo, al suo palese rifiuto, l’ha afferrata per la gola immobilizzandola e, tenendole costantemente le mani al collo, l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale nonostante la malcapitata cercasse di divincolarsi.

Il racconto all’amica

Determinanti per le indagini, sono state la descrizione fornita dalla donna e le dichiarazioni rese da un’amica della vittima la quale ha raccontato che, dopo essersi incontrata con la stessa, quest’ultima, visibilmente provata, le aveva confidato quanto accaduto poco prima. Proprio grazie all’amica, la donna si è convinta a recarsi presso un ospedale dove è stato possibile accertare l’avvenuta violenza.

La denuncia in polizia

Le due amiche si sono poi recate negli uffici del commissariato Celio per sporgere denuncia. I poliziotti le hanno fatto visionare l’album fotografico, riportante diverse foto segnaletiche di persone note alle forze dell’ordine, e la donna, senza alcun dubbio, ha riconosciuto il presunto autore della violenza.

Arrestato per violenza sessuale

Sulla scorta delle informazioni e delle descrizioni fornite dalla vittima, gli investigatori hanno rintracciato e identificato il 34enne come autore della violenza sessuale nei confronti della donna. Concluse le indagini la procura di Roma ha chiesto e ottenuto – emessa dal gip del tribunale di Roma – la misura cautelare della custodia in carcere per l’uomo che è stato portato nella casa circondariale di Regina Coeli.
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