Milano, stupro dopo la discoteca: identificato maliano

discoteche aperte

di Cristina Bassi – «Sono stata stuprata»: una ragazza di 20 anni, soccorsa sotto choc poco prima dell’alba di ieri nella zona di corso Como a Milano, uno dei centri della movida, ha denunciato una violenza sessuale. La Squadra mobile, coordinata dal pm di turno Giovanna Cavalleri, sta indagando per ricostruire i fatti.

La giovane, di origine colombiana e residente a Milano, è stata soccorsa intorno alle 5.30 all’angolo tra via d’Azeglio e via de Tocqueville, in una zona di locali notturni. Una passante ha notato la ventenne per strada in stato di choc e ha chiamato il 112. Sono subito intervenuti il 118 e le Volanti della polizia. Prima di essere portata in ospedale, la vittima ha raccontato agli agenti quello che le era appena successo. Ha riferito che la sera precedente era andata in discoteca, al Tocqueville, un locale molto noto in città, con un ragazzo che già conosceva. I due hanno trascorso la serata ballando e alla fine sono usciti insieme dal locale. Il giovane si è offerto di riaccompagnare a casa l’amica e lei ha accettato.

Non risulta, al momento, che nella discoteca i due abbiano abusato di sostanze alcoliche o stupefacenti. Di conseguenza la ventenne aveva, nonostante fosse scossa, un ricordo molto lucido dei fatti. Una volta saliti in auto, percorsi pochi metri di strada, il ragazzo si è fermato e sempre dentro la macchina ha costretto l’amica a un rapporto sessuale. Infine l’ha fatta scendere lasciandola sul marciapiede e si è allontanato.

La vittima è stata accompagnata al centro Svs della clinica Mangiagalli, specializzato in casi di violenza sessuale. Qui è stata visitata dai medici e ha parlato con gli psicologi. Ha riportato traumi diffusi su tutto il corpo, che sarebbero compatibili con gli abusi denunciati. La ventenne ha poi fornito alla polizia informazioni molto precise sul presunto aggressore, che lei appunto conosceva. Ha riferito nome e numero di cellulare. Si tratta di un suo coetaneo originario del Mali, regolare in Italia e incensurato. Il giovane è quindi stato identificato, sarà presto sentito dagli investigatori che intanto raccolgono elementi utili alle indagini.

Gli inquirenti partiranno dai risultati degli esami medici sulla vittima e dalle testimonianze del personale della discoteca, come i buttafuori che potrebbero aver notato i due amici entrare o uscire insieme dal locale. In particolare gli agenti della Squadra mobile si concentrano sulla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, sia interne sia esterne alla discoteca.
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