La guerra tra Ucraina e Russia, alla fine, è ‘colpa’ di Volodymyr Zelensky. Donald Trump, alla fine, punta il dito contro il presidente ucraino
“Non avrebbe mai dovuto permettere che questa guerra cominciasse. La guerra è persa”, le parole del candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre.
Trump si esprime senza freni nel podcast con il commentatore conservatore Patrick Bet-David. Nella chiacchierata, l’ex presidente si scaglia anche contro Joe Biden: “Ha provocato questa guerra. Non ci sarebbe mai stata se fossi stato io il presidente”, aggiunge.
Il ‘siluro’ di Trump arriva a meno di 20 giorni dalle elezioni negli Stati Uniti e a poche settimane dall’incontro con Zelensky andato in scena recentemente a New York. In quell’occasione, il presidente ucraino ha cercato di ricucire il rapporto con il candidato repubblicano, che frequentemente ha usato parole d’elogio per Vladimir Putin. Anche nelle ultime ore, a Bruxelles, Zelensky fa riferimento al dialogo in corso con Trump.
A New York, il leader di Kiev ha spiegato all’ex presidente degli Usa che l’Ucraina vuole entrare nella Nato, perché la considera l’unica garanzia di sicurezza credibile, fatto salvo il ritorno alla bomba atomica, cui rinunciò con l’indipendenza su pressione dell’Occidente, in cambio di garanzie di sicurezza che si sono rivelate inconsistenti davanti all’attacco sferrato dalla Russia. ADNKRONOS