Sgombero alle case occupate dai rom del campo di Albuccione a Pichini di Guidonia
Ieri i blindati della polizia si sono presentati davanti alla palazzina di via Giotto e hanno proceduto all’allontanamento degli occupanti, concluso e avvenuto – secondo quanto si apprende – senza nessuna criticità. Lo scrive www.romatoday.it che riporta anche alcune dichiarazioni del sindaco.
Come informa il sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo: “Le forze dell’ordine sono intervenute a Pichini per lo sgombero degli appartamenti, in via Giotto, occupati da nuclei familiari provenienti dal campo di via Albuccione. Un intervento coordinato dalla prefettura, deciso nell’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, che ripristina una situazione di legalità e afferma il principio che non si esce da un campo abusivo, specie se si è ottenuto un contributo pubblico, per occupare un altro spazio abusivamente. Nei prossimi giorni la prefettura coordinerà l’intervento delle forze dell’ordine per il superamento definitivo del campo abusivo dell’Albuccione”.
Le case di via Giotto erano state occupate lo scorso 9 ottobre dai rom allontanati dal campo nomadi abusivo della vicina Albuccione. Una baraccopoli dove è in corso l’abbattimento di diversi manufatti, con diversi nuclei abitativi che hanno lasciato l’area a ridosso della via Tiburtina, in relazione al quale il sindaco della Città dell’Aria ha annunciato il superamento definitivo entro breve.
Case sequestrate alla criminalità organizzata
Le case di via Giotto occupate dai rom a Pichini, rientrano in una palazzina sequestrata alla criminalità organizzata e in gestione all’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) in attesa di definitiva destinazione a fini sociali. Il complesso immobiliare era infatti già stato “sigillato” nel giugno 2017 dalla procura distrettuale antimafia, poi occupato da decine e decine di famiglie ufficialmente residenti tra Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, San Basilio, Tiburtino e Prenestino.
Nelle stesse palazzine nell’ottobre del 2023 i carabinieri scoprirono un box auto utilizzato per cannibalizzare le auto rubate.