In 4 finiscono a Rebibbia per ricettazione di rame, altri 2 non possono uscire da Guidonia
Cinque furono pizzicati, sporchi di fango, nascosti nel cassone di un furgone. Nel cassone di un secondo furgone c’era qualcosa come più di una tonnellata di rame. Così una banda di rom domiciliati presso il campo abusivo dell’Albuccione di Guidonia è finita nella rete.
Secondo un comunicato stampa dell’Arma dei Carabinieri, l’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, è stata avviata a dicembre 2023, quando nei pressi di un ristorante in via Ardeatina furono notati due furgoni con alcune persone in atteggiamento sospetto.
Giunti sul posto, i militari della Stazione di Roma Divino Amore trovarono 5 persone, sporche di fango, nascoste nel cassone di uno dei veicoli. Nell’altro, invece, furono rinvenuti 1.190 chili di cavi in rame per l’alta tensione, insieme ad arnesi da scasso.
Attraverso a una minuziosa indagine e ad approfondite analisi tecniche, i Carabinieri sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei sei rom che hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma di emettere il provvedimento che dispone le misure cautelari nei loro confronti.
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