GENOVA, 15 OTT – Ancora tensioni nel carcere sanremese di Villa Armea. Ieri intorno all 21 per protesta alcuni detenuti hanno incendiato alcune suppellettili all’interno delle celle, creando una grande nube di fumo che ha investito le tre sezioni del carcere. Grazie all’intervento del personale di Polizia penitenziaria della caserma libero dal servizio i circa 140 detenuti sono stati sfollati e collocati all’intento dell’aria passeggi. Lo riferisce Fabio Pagani segretario della UilPa Penitenziaria.
“Ribadiamo che servono misure efficaci e immediate a partire dal deflazionamento della densità detentiva, dal rafforzamento della Polizia penitenziaria e dall’assicurazione dell’assistenza sanitaria e psichiatrica. Il carcere di Sanremo rischia il tracollo da un momento all’altro – denuncia Pagani -. Saremmo peraltro curiosi di sapere cosa ne è stato dei provvedimenti annunciati dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, all’indomani della conversione dell’inutile decreto carceri, quando aveva anticipato che avrebbe chiesto pure un incontro al Presidente Mattarella. Dopo due anni, le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria sono ulteriormente peggiorate. Dunque, lo sappia la Premier, sotto il suo Governo le condizioni delle carceri e di lavoro per gli agenti sono ancora più indegne che in passato per una ‘nazione’ civile”.
Intanto un detenuto italiano in carcere a Genova per rapina ieri si è arrampicato sul crocefisso che si trova sul muro interno del carcere ed è arrivato fino al 4^ piano minacciando di buttarsi nel vuoto. La polizia penitenziaria ha dato l’allarme mentre il piano terra diventava una distesa di materassi per evitare il peggio. Sul posto sono stati chiamati anche i vigili del fuoco. La Penitenziaria ha cominciato le trattative con il detenuto che sono andate avanti per oltre due ore e alla fine l’uomo è stato convinto a scendere. (ANSA)