Il silenzio di Mattarella

Mattarella

di Daniele Trabucco – Dopo i ripetuti attacchi, da parte dello Stato di Israele, nei confronti delle forze armate, con forte presenza italiana, che formano il contingente dell’operazione Unifil nel sud del Libano, si registra il silenzio del Presidente della Repubblica italiana pro tempore, Sergio Mattarella.

In presenza di potenziali “crimini di guerra”, secondo le recenti dichiarazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite, lascia davvero perplessi che il Capo dello Stato, il quale ex art. 87 della Costituzione vigente ha il comando delle forze armate, non abbia fino ad ora pronunciato parole ferme e decise di condanna.

Al di là delle blande proteste del Ministro della Difesa, del Ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale e del Presidente del Consiglio dei Ministri, le forze armate israeliane hanno comunque sfondato una base Unifil sotto il controllo della Brigata Sassari.

É vero che, per il 23 ottobre 2024, é stato convocato il Consiglio di difesa (organo di rilievo costituzionale), presieduto proprio dal Presidente della Repubblica, per l’analisi della situazione in Ucraina ed in Medio Oriente, tuttavia non solo la convocazione é tardiva rispetto alla gravità degli avvenimenti in corso, ma ci si sarebbe aspettati, nel frattempo, anche una condanna forte ad opera di Mattarella cui far seguire precise azioni in capo al Governo della Repubblica: ad esempio il richiamo del nostro Ambasciatore a Tel Aviv etc. Questo é il Paese forte con i deboli e debole con i forti.

Daniele Trabucco – Costituzionalista