TRIESTE, 14 OTT – L’Amministrazione Comunale di Monfalcone ha notificato stamane gli appelli contro le sentenze pronunciate dal Tar che riguardavano i provvedimenti adottati dal Comune nei confronti dei Centri Culturali Islamici Baitus Salat e Darus Salaam. Lo rende noto la stessa amministrazione, convinta che siano “del tutto legittime le proprie ordinanze emanate a tutela dell’interesse pubblico”. Di conseguenza si è rivolta al Consiglio di Stato per chiedere la revisione delle decisioni del Tribunale Amministrativo regionale “ritenute in contrasto con le norme che regolano la pianificazione territoriale vigente”.
“La nostra azione si muove nella logica del rispetto dello Stato di diritto – ha commentato Anna Maria Cisint, ex sindaca, oggi europarlamentare – in quanto riteniamo che l’utilizzo degli spazi che sono stati adibiti a centri di preghiera debba rispettare le normative edilizie, oltre che urbanistiche, che si applicano per tutti i cittadini. Peraltro, tale violazione determina anche riflessi sull’incolumità pubblica per effetto dei problemi derivanti dal consistente afflusso in aree e zone non attrezzate a questo fine. Le istituzioni devono agire in una cornice di legalità e di tutela degli interessi generali a beneficio di tutta la comunità e di conseguenza abbiamo ritenuto doveroso fare appello alle decisioni del Tar”, conclude Cisint. (ANSA)
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