Stuprò e mise incinta la figlia 13enne, chiesti 10 anni per un filippino

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Dieci anni di carcere: è la richiesta di pena formulata ieri, giovedì 10 ottobre 2024, dal procuratore aggiunto di Torino Cesare Parodi per il lavapiatti filippino oggi di 38 anni che nel luglio dello scorso anno violentò (immortalato dalle immagini delle telecamere che poi portarono al suo arresto) la figlia, di appena 13 anni e incinta al settimo mese per un precedente stupro sempre suo, all’interno dell’ospedale Sant’Anna.

La sentenza è attesa per il 15 novembre, quando il giudice Angela Rizzo pronuncerà la sentenza. A processo ci sono anche la moglie dell’uomo, che non avrebbe fatto nulla per impedire gli abusi, e un conoscente della famiglia, che avrebbe cercato di indurre la giovane a dire che il figlio in arrivo, poi dato in adozione dopo la nascita, era stato concepito con un suo compagno di scuola. Il principale imputato del processo è difeso dall’avvocato Marco Borio, mentre la ragazzina è rappresentata come parte civile dall’avvocato Roberto Saraniti.
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