di Elena Mirri – C’è là, in una sala Piccolina del Teatro Parenti rappresentato un monologo di Testori di grande forza: evocativo, spirituale, tenero, toccante, umano, carico di Verità. La vita e le considerazioni di un essere umano mentre attende di venire alla luce e spera, ama, imbastisce un dialogo carico d’amore da una parte con Dio, dall’altra con la madre ed il padre che decideranno per la sua sorte e poi però per la sua morte, in cambio di libertà.
Testori con questo testo “Factum est” dà voce e linguaggio a chi più di chiunque altro voce e diritti non ha in assoluto. L’interpretazione, di Andrea Soffiantini, incede con un registro delicato e coivolgente, mai pesante nè eccessivamente drammatico, quasi come un cronista che racconta di se stesso e delle proprie sorti.
Un esempio altissimo di teatro ove si esprimono in maniera semplice e vera situazioni che arrivano dritte al pubblico più e meglio di mille comizi.
Encomiabile il Parenti e chi ha fatto la scelta giusta e coraggiosa rispetto ai tempi, di mettere in scena quest’opera, che merita di essere ospitata in altre sale e teatri in Italia e di riscuotere successo e diffusione più di tante opere insipide disancorate dal contesto sociale che pur circolano.
Dal 9 al 13 ottobre 2024 presso la Sala La Piccolina del Teatro Franco Parenti a Milano (via Pier Lombardo 14) Factum Est di Giovanni Testori, con Andrea Soffiantini e la regia di Emanuele Banterle (produzione Teatro Franco Parenti).