Una 26enne è stata condannata a dieci anni di carcere per aver maltrattato i due figli, di 6 e 4 anni. La donna, Jessika Ahmetovic, secondo i giudici del collegio della quinta sezione penale del tribunale di Roma, avrebbe fra l’altro ustionati con l’acqua bollente i piccoli, avuti da una relazione con un uomo residente in Francia.
I due bambini vennero soccorsi da due poliziotti che li trovarono in strada con morsi di topo e bruciature di sigarette su tutto il corpo, salvandoli da morte certa. Per mesi era stati denutriti ed entrambi i bimbi venivano picchiati con dei bastoni e frustati con cavi elettrici, ustionati con l’acqua bollente. Il pubblico ministero aveva sollecitato una condanna a 7 anni.
“Erano ridotti come i bambini del campo di sterminio di Auschwitz”, ha raccontato in aula il poliziotto per descrivere le condizioni in cui ha trovato i due bambini, abbandonati dalla madre in un casolare di Aprilia. L’arresto della donna risale a maggio 2023, ma le violenze nei confronti dei figli sarebbero andate avanti da almeno due anni.
Le indagini hanno mostrato una realtà orribile. I piccoli, come riporta La Repubblica, sarebbero stati picchiati non solo con calci e pugni, ma anche con bastoni e fili della televisione, oltre all’acqua bollente gettata addosso. Inoltre secondo il pm Antonio Verdi, titolare del fascicolo, la donna avrebbe spento le sigarette sulla pelle dei figli. Negli atti giudiziari si parla di “lesioni papulari diffuse in tutto il corpo”, “tumefazione”, lesioni da ustione”, “edema dei piedi e delle caviglie”.
Quando sono stati trovati dalla polizia, i due bambini si muovevano a stento e facevano fatica a stare in piedi. Secondo i magistrati, la madre non gli avrebbe dato neanche da mangiare, costringendoli a vivere in un contesto igienico “gravemente carente e insalubre”. Alla madre viene contestata l’aggravante di “aver adoperato sevizie”.
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