Torino, frode all’Inps: un migliaio di stranieri percepiva indebitamente l’assegno sociale

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Quasi un migliaio di cittadini stranieri, tutti residenti sul territorio della Città Metropolitana di Torino, percepiva senza averne diritto gli assegni sociali

Una frode perpetrata ai danni dell’Inps quantificata in una 220 mila euro è stata scoperta i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, che dopo un’articolata attività investigativa condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica hanno denunciato 6 persone. Avviate anche le procedure per la revoca delle indebite erogazioni e, in un secondo momento, il successivo recupero di una somma che al momento è stata quantificata ad oltre 220 mila euro.

I reati contestati

I reati contestati spaziano dalla indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato all’indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, per arrivare alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In particolare, le verifiche condotte da parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno riguardato anche specifici controlli nelle ultime residenze dichiarate dagli interessati e negli studi medici di famiglia, oltre all’incrocio di una serie di banche dati: quest’ultima operazione ha consentito di riscontrare che alcuni dei percettori degli assegni non risiedono più da diverso tempo in Italia, ma nonostante tutto continuavano a riscuotere indebitamente le somme di denaro, che venivano erogate con una cadenza mensile dagli uffici dell’Inps.

Morti o trasferiti

Oltre a questo, da ulteriori accertamenti svolti in collaborazione con le ambasciate e i consolati, è emerso che alcuni indebiti percettori dell’assegno sociale risultano ormai deceduti, mentre altri risiedono stabilmente in paesi esteri. In altri casi ancora, è stato perfino accertato che gli eredi, pur consapevoli dell’illegittimità del loro operato, hanno continuato a prelevare le somme di denaro relative all’assegno sociale, che era originariamente destinato ai parenti defunti.
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