Francia: presidente di associazione Lgbt arrestato per pedopornografia e violenza sessuale su bimba di 4 anni

Pierre-Alain Cottineau, presidente dell'associazione Esprit-Arc-en-Ciel che si occupa di diritti Lgbtq+

In Francia una vicenda giudiziaria sta imbarazzando la sinistra. L’attivista e militante Pierre-Alain Cottineau, presidente dell’associazione Esprit-Arc-en-Ciel che si occupa di diritti Lgbtq+, è stato arrestato con l’accusa di avere girato e diffuso immagini pedopornografiche. Tra le accuse, violenza sessuale e tortura ai danni di una bambina disabile di soli 4 anni.

Cottineau, nel 2021, si era candidato con la sinistra de La France Insoumise. Il partito di Melenchon ha annunciato di avere sospeso l’iscritto.
Lo scrive su X Leonardo Panetta, corripondente di Mediaset a Bruxelles.

Un articolo su www.breizh-info.com spiega meglio la vicenda. È stato grazie a video particolarmente scioccanti, rinvenuti sulla piattaforma Telegram, che gli investigatori dell’Ufficio per i Minori (UFMIN) sono riusciti a risalire al colpevole. Un dettaglio cruciale: un lettino sanitario presente nelle immagini ha permesso di identificare la vittima e la sua abitazione.
L’uomo, di 32 anni, aveva ottenuto, all’inizio del 2023, l’approvazione per l’assistenza infantile (ASE) del dipartimento della Loira Atlantica per diventare famiglia ospitante.

Sicuri di avere il sospettato giusto, gli investigatori dell’OFMIN hanno deciso di arrestarlo nella sua abitazione, situata nella periferia di Nantes. Ma il trentenne aveva lasciato la Francia, mentre la bambina di 4 anni a lui affidata era stato ricoverata pochi giorni prima.

Localizzato molto rapidamente in Tunisia, ha finito per ritornare in territorio francese, prima di essere arrestato quando è sceso dall’aereo, lunedì 23 settembre. Messo in custodia di polizia nei locali del servizio interdipartimentale di polizia giudiziaria (SIPJ) di Nantes, ha ammesso di aver abusato di questa bambina di 4 anni, prima di trasmettere i video delle sue azioni alle reti pedofile in Francia e all’estero”, scrive BFM.

Il presunto colpevole non aveva precedenti penali. Ex badante e baby sitter, aveva ottenuto l’autorizzazione ad ospitare bambini sotto i 6 anni. Molto coinvolto nella comunità locale, ha saputo creare un’immagine impeccabile.

Questo caso evidenzia potenziali difetti nel sistema di protezione dei minori. Come può un individuo così pericoloso ottenere approvazione e ritrovarsi solo con un bambino così vulnerabile? Le autorità competenti sono ora sotto accusa.

Le indagini continuano per accertare se altri bambini possano essere stati vittime di quest’uomo. Gli inquirenti stanno anche cercando di identificare le persone che hanno ricevuto i video e li hanno diffusi.

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