ONU, Patto per il Futuro: chiamata all’azione per gli uomini di buona volontà

ONU, Patto per il Futuro

di Leonardo Guerra – L’ONU, con una accelerazione improvvisa, nell’ultima assemblea del mese scorso, ha fatto approvare un trattato inter-governativo di diritto internazionale, che aggira i processi democratici e costituzionali degli stati aderenti, denominato: “Patto per il Futuro” che include, di fatto, il Trattato Pandemico dell’OMS. Il terreno politico risulta, quindi, pronto per una prossima cessione della sovranità degli stati membri, portandoci direttamente nel “girone infernale” di un unico governo mondiale e della società della sorveglianza, tanto cara alle Corporation dei tecno-capitalisti dello stato profondo, dove l’essere umano dev’essere sintetico e superfluo. Quindi, abbiamo poco tempo per organizzarci, studiare e attuare le doverose contromisure. L’invito è quello di superare l’intossicazione da individualismo.

Nell’articolo precedente, che trovate QUI, ho cercato di ricostruire in modo semplice e chiaro come sia stato possibile attuare, dal dopo guerra in poi, un lavaggio del cervello continuo e sistematico della mente delle masse del mondo occidentale. Come ripeto dal 2020, si tratta di un evidente piano militare, camuffato abilmente, come recentemente confermato dall’Avv Oddo con l’analisi dei verbali della CTS. Uno dei tanti risultati ottenuti è stato quello di far percepire il cd vaccino Covid-19, come sicuro ed efficace e l’obbligo, introdotto in modo truffaldino, un dovere civico. Peccato che gli studi di sicurezza e di efficacia non fossero mai stati eseguiti, come confermato dalla stessa Pfizer.

In questo breve articolo vorrei dar seguito a quando promesso in quello precedente, quindi, cominciare a fare una prima proposta operativa di come organizzarci e cosa fare tutti assieme, possibilmente in modo organizzato, per mitigare e/o sottrarci da questo tentativo di golpe globale coordinato dell’ONU assieme all’OMS, all’Ue e al WEF.

Questo piano disumano fa dell’ID digitale e del denaro digitale (CBDC) della banca centrale i pilastri portanti del loro disegno malvagio, pertanto, da evitare. Tramite questo sistema di controllo digitale pervasivo le persone, dotate di ID Digitale e CBDC, potranno essere monitorate e sottoposte a valutazione continua dei loro comportamenti usando parametri arbitrari (crediti sociali). Coloro che li rispetteranno al 100% saranno bravi cittadini, chi invece non li rispetta in parte o per nulla, potranno essere penalizzati progressivamente fino alla completa esclusione dalla vita sociale e impedendo loro l’accesso al proprio conto corrente. Un sistema di che consentirà l’attuazione del programma di vaccinazioni di massa senza più un obbligo di legge, che a quel punto non servirà.

L’essere umano, nella loro idea malthusiana (disumana di antichissima origine) non deve più avere diritti perché ostacoli al processo di controllo. L’uomo deve essere trasparente, sintetico, superfluo e sostituibile dalle macchine e dai robot, quindi, tenuto costantemente sotto schiaffo. Meglio ancora se sussidiato. Un vero materiale di consumo “usa e getta” che ha rinunciato volontariamente all’uso della ragione e all’anima, con un ciclo di vita definito da altri e modificabile da remoto. Deve essere, per tanto, un corpo e una mente riconoscibili e tracciabili in ogni sua attività fisiologica, sempre e dovunque, a livello globale (cittadino globale senza identità, patria e radici).

Ecco, quindi, di seguito alcune considerazioni di supporto alla proposta:

Nulla è perduto e scontato, a Dio piacendo.
Le persone e le comunità territoriali fanno sempre la differenza!
Per attuare l’agenda ONU/OMS, non è sufficiente la conformità dei leader politici, che tradendo i loro concittadini, si sono fatti corrompere.

Il “totalitarismo soft e fraudolento” dei “lupi camuffati da agnelli” (Fabiani) può funzionare solo con l’adesione e la conformità della grande maggioranza delle persone. Non può essere imposto dall’alto senza la volontà e l’adesione strappata alla grande maggioranza delle persone con l’inganno. Quindi, lo sviluppo della consapevolezza e la determinazione a non conformarsi nelle comunità e nei territori possono stravolgere le previsioni, facendo fallire i loro piani e rendendoli impraticabili e i risultati attesi irraggiungibili.

Se 15/20 milioni di persone, in pratica coloro che hanno capito di essere stati ingannati con il Covid, maturano la convinzione di non doversi conformare all’ID digitale, il loro piano salta come è saltata l’App Immuni di Berlusconi.
I fattori difensivi principali della sovranità: NAZIONALE, di COMUNITA’ e PERSONALE, includono:

1. la forza mentale e fisica, la volontà, la determinazione, l’unità e la coesione delle comunità collegate in rete fra loro sul territorio

2. la difesa di una propria vita privata e indipendente (no ID Digitale, massima limitazione dell’uso dello smartphone e no CBDC)

3. territori liberi o liberati, possibilmente, da sistemi di sorveglianza.

4. territori liberi o liberati da 5G/6G

5. l’adesione a sistemi valoriali di tipo spirituali, millenari, come il nostro Cristianesimo. Seguendo i principi di libertà, verità e giustizia e gli ideali di pace, armonia e di bellezza, che impediscono alle persone di arrendersi e di accettare programmi di sottomissione, disumani e brutali.

6. sottrarsi al massimo ai sistemi di bombardamento mediatico e di propaganda, abolendo TV, radio e limitando l’uso degli smartphone, ecc. ripristinare la trasmissione orale e su carta stampata.

7. preservare economie territoriali non digitali basate sul denaro fisico o sul baratto

8. fare in modo di coinvolgere le forze armate in modo che siano integrate nelle comunità, così da aver meno probabilità che partecipino alla persecuzione a livello territoriale

9. difendere l’accesso a cibo naturale e acqua pura.

10. difendere la salute fisica e mentale dei nostri bambini, che sono l’oggetto principale dei loro attacchi.

Questi sono solo alcuni dei fattori aggiuntivi e indicativi che possono ostacolare qualsiasi attuazione del programma totalitario.

Cosa fare a livello di territorio:

Organizzare un comitato di coordinamento centrale con una rete regionale a cui afferiscono quella delle provincie e quelle comunali del territoriale. Favorendo uno scambio di informazioni organizzato.
Costituire in ogni gruppo direttivo territoriale (regionale, provinciale e negli 8.000 comuni con un referente) un mini-comitato (3/4 persone) che guidi e che si avvalga anche, possibilmente, di competenze multidisciplinari presenti fra i membri. La composizione del gruppo direttivo va fatto ruotare semestralmente e la guida operativa dev’essere dettata da chi ha più competenze nella situazione che si sta affrontando. Evitare gruppi con poteri monocratici, alla “masaniello”.

Evitare dipendenze di qualsiasi tipo. Promuovere un processo di crescita personale e del gruppo, sostenendo apertamente e concretamente il principio d’indipendenza di valutazione e il primato del pensiero critico della maggioranza dei partecipanti.
Informare a tappeto i politici seri e che hanno a cuore il benessere dei propri concittadini e il futuro della nostra società e civiltà.

Informare a tappeto i cittadini, superando le divisioni indotte (vaccinato e non vaccinato, destra e sinistra, ecc., di quello che si sta prospettando.
Costruire un piano nazionale dal basso e le priorità d’azione per i prossimi 5 anni, che identifichi macro obiettivi strategici.
Includere nel piano i processi essenziali e fondamentali da difendere, su cui concentrarsi.

Presentare il piano nazionale macro, organizzato in cluster, che sia possibilmente a tendere la sintesi dei 21 piani regionali e dei piani degli 8.000 comuni.
Dal piano strategico a 5 anni declinare ogni anno un piano d’azione di dettaglio con obiettivi e azioni da fare (chi, fa, che cosa, quando), su base trimestrale, semestrale e annuale.

Manutenere ad intervalli periodici, opportuni, il piano nazionale all’evolvere della situazione.
Mantenere un basso profilo
Usare i social per comunicazioni operative
Tornare a popolare e a vivere gli spazzi pubblici e la natura
Incontrarsi possibilmente sempre di persona.

Di cosa fare a livello personale, ne parleremo incontrandoci sul territorio, se questa proposta verrà accettata.

Leonardo Guerra – Biologo molecolare