Germania, imprese: servono 1.400 miliardi di euro o deindustrializzazione senza ritorno

Scholz

Germania, la mossa per trasformarsi da falco in colomba. Un piano per aumentare il debito pubblico

La crisi economica della Germania allarma i tedeschi, a tal punto da arrivare a mettere in discussione una delle loro caratteristiche principali, la rigidità, soprattutto nei conti pubblici. Ora il governo tedesco studia un piano per fare più debito. L’industria tedesca – riporta La Verità – corre un rischio esistenziale e lancia l’allarme: servono 1.400 miliardi di euro di investimenti in cinque anni o la Germania andrà incontro a una deindustrializzazione senza ritorno. Il cancelliere Scholz ha commissionato uno studio a diversi gruppi internazionali esperti in consulenza e quello che è emerso rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme per la Germania. Si tratta di una sorta di “piano Draghi”, ma tagliato su misura per l’industria tedesca.

Leggi anche
Descalzi: “L’UE ha criminalizzato l’industria. Ci siamo impoveriti”

Per evitare la crisi e precipitare nella decrescita, dice lo studio, in termini reali – prosegue La Verità – occorrono 1.400 miliardi di euro di investimenti da qui al 2030, circa un terzo dei quali (460 miliardi) dovranno essere soldi pubblici. Secondo la Confindustria tedesca, non meno del 20% del valore aggiunto dell’industria tedesca è a rischio, in assenza di interventi drastici. L’analisi di Bcg e Iw riconosce che la transizione energetica sta appesantendo l’industria tedesca: “I settori industriali ad alta intensità energetica sono afflitti da crescenti svantaggi competitivi dovuti agli elevati costi energetici e gravati dalla transizione climatica”.

Inoltre, i maggiori timori – prosegue La Verità – sono per l’industria automobilistica, che “rischia di perdere quote di mercato a favore di nuovi concorrenti dalla Cina nel futuro mercato delle (e-car), il che potrebbe a sua volta causare la perdita di mercati di vendita nazionali chiave da parte dell’industria meccanica mentre, allo stesso tempo, l’accesso al mercato globale sta diventando più difficile”. Sostanzialmente quindi la cura per salvare questa Germania in grande crisi è quella di fare maggior debito. A qualcuno nel resto dell’Europa fischieranno le orecchie. affaritaliani.it