Gender. Pro Vita Famiglia presenta “Ingannata”, primo tour in Italia di Luka Hein, detransitioner americana contro il mito del “cambio di sesso”
Per la prima volta l’Italia ospiterà il tour di una giovane “detransitioner” (una ragazza che aveva intrapreso il percorso per “cambiare sesso” e ha poi deciso di tornare indietro), per diffondere la testimonianza diretta di chi ha vissuto sulla propria pelle i danni e le conseguenze dell’ideologia gender e della transizione in giovane età.
Si tratta dell’evento “INGANNATA – Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”, che porterà la “detransitioner” americana Luka Hein in Italia dall’11 al 27 ottobre per un ciclo di convegni su tutto il territorio nazionale. Il primo appuntamento sarà a Roma, domenica 13 ottobre 2024, alle ore 18 presso il Teatro Italia, in via Bari 18.
Il tour di Luka Hein in Italia sarà una grande campagna-verità per svelare i danni che l’ideologia gender arreca soprattutto ai più giovani, confusi sulla loro identità sessuale, indotti a credere di essere “nati nel corpo sbagliato” e spinti verso percorsi di transizione sessuale con terapie ormonali e devastanti interventi chirurgici. Proprio questa è la storia di Luka Hein, 22enne americana originaria del Nebraska, che a 14 anni ha intrapreso un percorso di terapie ormonali per “diventare maschio” arrivando fino a subire una mastectomia totale a soli 16 anni. Accortasi del terribile inganno, oggi Luka gira l’america – e adesso anche il mondo – per svelare la tragica spirale di menzogne che circolano nelle scuole e sui social network sulla transizione di genere.
«Con questa campagna vogliamo portare la voce della verità nel dibattito italiano, totalmente dominato dall’incauto approccio “affermativo”, come dimostra il caso che ha visto coinvolto l’Ospedale Careggi di Firenze, o da un vero e proprio approccio politico, come dimostrato dal laboratorio per “bambin* trans” promosso dall’Università di Roma Tre su iniziativa di una ricercatrice attivista LGBT. Oggi, infatti, molti Paesi un tempo pionieri sul fronte della transizione di genere – come Gran Bretagna, Australia, Svizzera, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda e buona parte degli stati degli Usa – stanno facendo marcia indietro, addirittura chiudendo cliniche storiche come il Tavistock Center di Londra coinvolto in un pesante scandalo. Con la scioccante storia di Luka Hein vogliamo svelare l’inganno che ogni giorno convince sempre più adolescenti di essere “nati nel corpo sbagliato” e aiutare anche l’Italia ad arginare questa tragica deriva ideologica».
Ad annunciarlo Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus
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Luka* Hein, nata in Nebraska nel 2002, a causa della depressione e confusione dovuti principalmente al divorzio dei genitori, inizia a sentire un “disagio identitario” a circa 13 anni. A 14 gli viene prescritta una pillola anticoncezionale ormonale per interrompere il ciclo mestruale, a 15 anni inizia la “transizione sociale” cercando di coprirsi il seno fasciandolo e a 16 anni arriva il primo intervento chirurgico con una doppia mastectomia e poi, qualche mese, inizia ad assumere il testosterone. Lo farà ininterrottamente per quattro anni finché, a 20 anni, non decide di tornare indietro.
*Luka è suo il vero nome, negli Usa è usato sia per gli uomini che per le donne, come accade in alcuni Paesi europei per “Andrea”.