Scuola, Latina: un milione di euro per inclusione di minori Rom e Sinti

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Rafforzare l’inclusione e l’integrazione sociale di bambini e adolescenti rom e sinti, nonché delle loro famiglie: questo l’obiettivo del progetto per contrastare la dispersione scolastica con cui il Comune di Latina ha partecipato a un avviso pubblico competitivo emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e per il quale ha ottenuto un finanziamento da quasi un milione di euro.

All’amministrazione del capoluogo andranno infatti 957.656 euro con cui verranno dunque attivati progetti di accompagnamento individualizzato e di gruppo per bambini e famiglie e una serie di interventi socio-educativi rivolti alla comunità più ampia di bambine e bambini presenti negli istituti scolastici, nonché azioni di sensibilizzazione, orientamento e formazione volti a rafforzare le competenze degli operatori sociali, sociosanitari e socioeducativi coinvolti.

“Il progetto presentato – afferma l’assessore ai Servizi sociali Michele Nasso – si pone l’obiettivo di attivare un percorso, tramite una rete territoriale integrata, multisettoriale e multilivello, che rafforzi l’inclusione e l’integrazione sociale di bambini e adolescenti rom e sinti, nonché delle loro famiglie. Da un’indagine condotta dai nostri uffici, in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, risulta che ad oggi sono 31 i giovani di tali etnie iscritti a scuola. Un dato rilevante se si considera che i minori che risultano censiti sono invece 50. L’obiettivo del progetto è, pertanto, quello di lavorare non solo sui 31 bambini iscritti a scuola, ma di portarli dietro ai banchi tutti e 50. Ci proponiamo di prendere in carico sia coloro che si trovano presso l’ex Rossi Sud e che verranno trasferiti nel nuovo Centro di autonomia sociale di Borgo Bainsizza, che coloro le cui famiglie nel corso degli anni, a causa delle difficili condizioni, hanno trovato altre soluzioni abitative seppure precarie o irregolari”.

Il progetto, come ha spiegato l’assessore Nasso, si pone infatti diversi obiettivi e di agire in maniera sinergica anche con altri enti e associazioni del territorio che opereranno al fianco del Comune. “Intendiamo lavorare su più fronti, con una presenza forte dell’ente pubblico per dare l’input iniziale, formalizzando poi le sinergie con gli altri enti e associazioni fondamentali alla riuscita del percorso, e programmando incontri periodici perché la progettazione possa essere condivisa in ogni suo aspetto, anche con le scuole. È previsto il coinvolgimento attivo di servizi sanitari, Prefettura e Questura, enti di formazione, enti per i servizi al lavoro, parrocchie e biblioteca comunale”.

Il proposito è quindi quello di “ridurre il rischio di abbandono degli studi, aumentare la frequenza scolastica e il successo formativo, costruire contesti cooperativi e favorevoli all’apprendimento dei bambini e dei ragazzi ‘RSC’, lavorando con percorsi differenziati a seconda delle fasce d’età e privilegiando la fiducia tra operatori e famiglie. Il progetto prevede anche attività extrascolastiche ed erogazione di pasti a tutti i bambini coinvolti per favorirne la partecipazione”.

“Siamo particolarmente orgogliosi – conclude Nasso – di aver ottenuto il finanziamento ministeriale destinato a contrastare la dispersione scolastica. Tali fondi ci permetteranno di realizzare iniziative educative e di inclusione che potranno offrire ai giovani e alle loro famiglie le risorse necessarie per costruire un futuro migliore. Crediamo fermamente che investire nell’istruzione sia la chiave per ridurre le disuguaglianze sociali e garantire pari opportunità a tutti”.
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