Non c’è pace per il campo largo, la sinistra litiga su tutto
Dopo la decisione del M5s, condivisa dal Pd, di estromettere Renzi dalla coalizione per le regionali in Liguria a sostegno di Andrea Orlando, ecco che ad alzare la voce arriva anche Avs, il leader dei Verdi Angelo Bonelli attacca il Pd per la questione legata alle nomine Rai. “Non c’era nessun accordo – dice Bonelli a Il Corriere della Sera – e quello che ha detto il Pd è inaccettabile. Ci ha accusato di stare con i leghisti, con i fascisti. Ha usato un tono inaccettabile, ci ha dato dei traditori. Ci devono delle scuse“.
Bonelli chiede anche spiegazioni sul ruolo di Renzi nel campo largo: “Il Pd deve chiarire che ruolo vuole dare a Renzi. I suoi punti sono incompatibili con i nostri. Renzi dice sì al nucleare, sì al riarmo e anche al ponte sullo Stretto, un’opera che adesso risulta particolarmente pericolosa: l’Ispra ha documentato che il pilone lato Calabria insiste su una faglia attiva. Ripeto: spetta al Pd spiegare che vuole fare di Italia viva”.
Bonelli vuole risposte sul futuro di questa coalizione a breve, già subito dopo le regionali in Liguria. “Finite le regionali bisognerà stabilire il perimetro delle future alleanze. Non mi piace la definizione campo largo, mi ricorda la partita del cuore e quell’abbraccio tra Schlein e Renzi. Chiamiamola alleanza, semplicemente. Dobbiamo trovare argomenti credibili e persone credibili, altrimenti la gente si sente presa in giro”.
Bonelli ne ha anche per Conte: “Non ha preso posizione a favore di Harris sulle elezioni americane, io non la comprendo questa posizione da sua. Anche sulla cittadinanza ha una visione diversa dalla nostra, pensa a una forma come lo ius scholae”. Poi la chiusura anche a Calenda, il leader di Azione: “Lui sulla giustizia e sul nucleare ha votato con la destra”. www.affaritaliani.it