Scozia, trans nel carcere per sole donne: aveva ucciso la nonna

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Quando era una ragazza di soli 16 anni aveva ucciso sua nonna per un banale litigio riguardante cinque sterline e una sigaretta. Ora, dopo essere condannata, si trova in un carcere femminile ma da uomo, in quanto nel frattempo ha sostenuto un percorso di transizione sessuale. Sta facendo discutere nel Regno Unito il caso dell’ormai 32enne Kobi Earley, che alla nascita si chiamava Nicolle e che nel 2008 era diventata una delle più giovani assassine scozzesi nel 2008, quando a soli 16 anni aveva ucciso sua nonna, la 63enne Ann Gray nella sua casa.

Earley è stato condannato all’ergastolo nel 2010 ed è stato stabilito che dovesse scontare un minimo di 14 anni di carcere. Dopo un banale litigio per 5 sterline e una sigaretta aveva brutalmente ucciso sua nonna Gray dopo averla buttata a terra e averla ripetutamente presa a calci in testa. L’anziana donna è morta a causa di un trauma cranico e dopo aver anche riportato la frattura della mascella e dello zigomo e la frattura dell’osso superiore del collo.

Le regole sulle persone transgender

Ora Earley è rinchiuso come un uomo trans di nome Kobi nel carcere scozzese per sole donne Hmp Stirling. Secondo le regole dell’istituto, gli uomini transgender detenuti nelle carceri femminili che sono stati condannati per “reati che perpetrano violenza contro una donna e che causano danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche a una donna”, come l’omicidio, “possono essere tenuti separati da qualsiasi altra persona in carcere fino a quando le autorità non siano state in grado di valutare il loro rischio e la loro vulnerabilità”.

Ma il procuratore Adrian Fraser, ha sostenuto che Earley è stato già protagonista di episodi di violenza nel carcere, e ha preso a pugni un’altra detenuta gettandola sul pavimento della sala da pranzo. Nel 2013 Earley aveva anche ricevuto un’ulteriore condanna a 18 mesi dopo aver inviato dalla sua cella di Cornton Vale lettere coperte di sangue e scarabocchiate con svastiche, in cui minacciava di uccidere e cannibalizzare un avvocato locale e di mandare il suo volto in una fabbrica di maschere, aggiungendo che lo sceriffo locale Robertson “avrebbe potuto unirsi a lui”.

I precedenti

Questioni del genere stanno facendo discutere sempre più spesso in Scozia dove la legislazione sul cambiamento di sesso è molto liberale, cosa che ha creato alcuni problemi negli istituti di detenzione. Lo scorso dicembre la nazione aveva deciso di rivedere le sue regole stabilendo che le detenute transgender non potranno essere rinchiuse in carceri femminili se condannate per reati di violenza sulle donne, tranne in “circostanze eccezionali”.

La revisione della politica era arrivata dopo lunghe polemiche scatenate dal caso di Isla Bryson, una donna transgender condannata per due stupri commessi nel 2016 e nel 2019, prima dell’inizio del percorso di transizione, quando era un uomo e si chiamava ancora Adam Graham.
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