Il setto nasale fratturato da un grosso colpo, una bottigliata, che ha mandato a terra in piazza San Marco a Venezia un borseggiatore nordafricano
I testimoni raccontano che aveva tentato di derubare un sudamericano e sia stato bloccato dal suo gesto di difesa. Diversamente sarebbe stato contato come l’ennesima vittima di borseggio in una città martoriata da questo reato. Non si tratta di un volto nuovo, dicono alcuni. La vittima del trauma girava da un pezzo in centro storico insieme a un connazionale, ed era stato anche fotografato per far circolare la sua immagine poiché di lui i negozianti avevano paura. Se in diversi lo ricordano è perché, dicono, rubava in zona Mercerie, a San Marco e a San Bortolo.
Profumi, abiti, occhiali e zaini la refurtiva raccolta in giro per le attività tenendo in scacco commessi e commercianti forse con una lama che portava con sé.
L’uomo, magrebino sui trent’anni, era in piazza anche ieri pomeriggio, verso le 17. Lì avrebbe tentato un borseggio durante il quale il visitatore, cittadino sudamericano, rapido nel rendersi conto del gesto del malvivente si sarebbe girato colpendolo con una gran botta in faccia, mentre probabilmente aveva una bottiglia in mano, e prendendolo sul naso. Picchiato, stordito e sanguinante la vittima è caduta a terra nei pressi della colonna di San Todaro vicino alla Basilica di San Marco.
Il ferito, messo sulla lettiga e caricato in barca, ha raggiunto l’ospedale civile. Accolto dall’équipe degli otorini e della chirurgia maxillo-facciale subirà un intervento al viso non nell’immediato, per la ricostruzione della parte interessata dal trauma. Per ora si sa, da chi ricorda di aver incontrato il presunto borseggiatore, che un mese fa a dare l’allarme per un tentato furto dentro a un negozio era stata una griffe di San Marco. Le commesse si erano spaventate e avevano dovuto lasciargli mano libera perché credevano di aver visto un coltello. L’uomo è in tìstato di fermo all’ospedale.
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