“Per legge non possiamo pulire gli argini”

fiume argine

Bologna – Cento ettari di terra, quelli della Cooperativa agricola Massarenti di Molinella, che sono, nuovamente, scomparsi prima sotto le acque dell’Idice, poi sotto innumerevoli strati di limo. È la terza volta. A parlarne è il titolare Claudio Giacomello.

Com’è la situazione?

“Non molliamo, ovviamente, anche perchè questa volta, per fortuna, ci è andata fatta meglio rispetto alle precedenti. Quel che è certo, però, è che siamo stanchi di vedere le nostre proprietà e soprattutto il lavoro di tutti noi della Cooperativa andare in fumo per motivi che non dipendono da noi”.

Quali le cause secondo lei?

“In primo luogo bisogna guardare come è stata gestita la chiavica Accursi sul fiume Idice (già finita sotto la lente con l’alluvione di maggio 2023, ndr) che permette di far defluire le acque. Questa chiavica, la principale, ha una posizione strategica perché è collocata poco dopo la confluenza del torrente Quaderna in Idice, a valle del ponte di Sant’Antonio, ed è in grado di canalizzare l’acqua verso la cassa di colmata/espansione, tramite un alveo arginato denominato Savenella-Accursi, nei pressi di dove siamo noi. Posso dire con certezza, essendo qui da decine di anni, che in quest’occasione la chiavica Accursi è stata aperta in modo errato, causando una pressione della acque ancora maggiore. Ma non è solo questo il problema”.

Si spieghi meglio.

“Tra il 2002 ed il 2003 alcune aree del territorio bolognese, compresa la nostra, sono state inserite in zona ‘Zps’, ovvero Zone di protezione speciale dove solo gli enti preposti possono toccare, rimuovere o modificare l’habitat naturale per preservare l’aviofauna. In poche parole, da allora, noi non ci siamo mai più potuti occupare di spostare tronchi, rimuoverli e bonificare argini. Cosa che prima, invece, si faceva normalmente insieme a tutti coloro che risiedevano o lavorano vicino a queste zone arginali. Chi lo doveva fare, gli enti preposti e le istituzioni, evidentemente però non lo ha mai fatto. E questo è il risultato, l’ennesimo”.
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