Leva militare, presentata la legge. FdI: “Con l’obbligo più moralità”

Leva militare

Il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Difesa di Palazzo Madama, presenterà a breve una sua proposta di legge per il ripristino del servizio militare obbligatorio

“Sì -dice interpellato dall’AdnKronos- sto proprio adesso mettendo a punto un ddl in questo senso. Certo, non penso a un ritorno a quello che è stato in passato il servizio militare, ma sei mesi di naia, non solo per i ragazzi, ma anche per le ragazze, non farebbe affatto male alle giovani generazioni italiane”. Permettendo di “ridare a loro moralità, indirizzi e spingerli al rispetto delle norme, cosa che purtroppo mi pare sia oggi carente”, sottolinea il senatore di Pieve di Cadore.

Per Menia però non ci si deve fermare però al solo compito educativo delle caserme: “Io -aggiunge- sto vedendo che questa cosa è all’ordine del giorno in tanti altri paesi, come per esempio in Croazia, mentre la Svizzera già prevede il ‘richiamo’”. “La nostra stessa Costituzione -ricorda il senatore meloniano- dice che la difesa della Patria è dovere del cittadino, e credo che il servizio militare risponda a quanto prevede appunto la Carta italiana”. Nell’idea di Menia “si tornerebbe a una visione interclassista della nostra società, dove i giovani potrebbero tornare a fare un’esperienza collettiva che di sicuro può solo fare bene“.

Non sono mancate sul tema le posizioni diverse, anche al ministero della Difesa “ci sono posizioni diverse, tra gli stessi militari”, ammette Menia, ma io dico che “bisogna lavorare su questa cosa, magari si può ripartire da proposte come la mini-naia proposta tempo fa da La Russa, pensando sempre che una volta fatto il servizio obbligatorio, chi vuole resta nelle forze armate, e si può specializzare, formandosi per acquisire quelle competenze che sono sempre più necessarie in un mondo dove ci sono tanti conflitti, anche vicino a noi”.

“La leva obbligatoria è un modello che nel passato ha avuto la sua indubbia utilità, la domanda però oggi è se sia ancora il percorso più utile e più adatto a rispondere alle necessità delle nostre Forze Armate” perchè “se da un lato a favore del modello della coscrizione obbligatoria c’è un’esperienza collaudata e anche diffusa a livello europeo dall’altra non possiamo sottovalutare l’impatto che avrebbe in termini di costi per lo Stato e di impegno per le nostre Forze Armate la reintroduzione della leva”. Lo dice all’AdnKronos Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, tornando sul tema del ripristino della leva obbligatoria in Italia.

“Io credo sia arrivato il momento di pensare a modelli nuovi che sappiano coniugare formazione e professionalità -sottolinea Minardo- . In questo senso va la costruzione di una consistente riserva militare a cui aggiungerei un miglioramento del rapporto tra scuola pubblica e Forze Armate perché abbiamo la necessità di presentare meglio ai nostri giovani la scelta della vita militare”, conclude il deputato della Lega.  affaritaliani.it