Giunge in ospedale per una crisi respiratoria, ma ne esce con entrambe le ginocchia fratturate. È quanto accaduto a un bambino di 9 anni della provincia di Lecce, affetto da una malattia rara, i cui genitori hanno sporto una denuncia a carico di ignoti per chiedere agli inquirenti di accertare cosa sia accaduto in ospedale.
Il trasferimento al Dea per difficoltà respiratorie
La vicenda risale al 19 agosto scorso, quando il bimbo, dopo un iniziale ricovero con “codice rosso” all’ospedale di Gallipoli, viene trasferito al Dea di Lecce a causa di gravi difficoltà nella respirazione.
Pochi giorni dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione, i genitori notano un gonfiore anomalo alle gambe del figlio, dal bacino alle ginocchia. E così, preoccupati, informano i medici, che però – a loro dire – avrebbero minimizzato l’accaduto, attribuendo quel gonfiore a problemi di postura dovuti alla permanenza a letto.
La denuncia dei genitori
La vera causa viene scoperta soltanto il 28 agosto, poco prima delle dimissioni, quando il bimbo viene trasferito in pediatria e sottoposto ad una radiografia, che evidenzia la doppia frattura alle ginocchia.
Intenzionati a fare chiarezza su quanto accaduto al figlio, il padre e la madre del piccolo, assistiti dall’avvocato Roberto Stanislao, hanno presentato una denuncia in Questura con l’accusa di lesioni personali gravissime, a carico di ignoti, contestando anche la mancata sostituzione della cannula tracheostomica durante il ricovero, che sarebbe avvenuta solo dopo il rientro del bambino a casa, diversi giorni dopo le dimissioni.
«Non vogliamo che accada ad altri bambini e ad altre persone – dicono i genitori del piccolo – Non vogliamo risarcimenti, ma giustizia».
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