Cancellazione di diritti umani e costituzionali attraverso la sottrazione di sovranità

ONU

PROSEGUE IL PIANO DI CANCELLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E COSTITUZIONALI, ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DELLA SOVRANITA’ NAZIONALE

di Leonardo Guerra – L’OMS durante la 77ma Assemblea Mondiale della Sanità, tenutasi a Ginevra dal 27 maggio al 01 giugno 2024, con la proposta di “Trattato Pandemico” non ha raggiunto la maggioranza qualificata necessaria per l’approvazione. Si trattava di una proposta di accordo di diritto internazionale in materia di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie avente lo scopo “ufficiale” di rafforzare le capacità e le resilienze nazionali, regionali e mondiali a fronte di pandemie future. Giuridicamente vincolante, prevedeva, fra le altre cose, la cessione di sovranità sanitaria e la cancellazione dei diritti umani e costituzionali dei cittadini, trasformando l’OMS in “un unico governo mondiale della sanità”, secondo il concetto esteso di “OneHealth”. Le nazioni, allo stesso tempo, in colonie obbligate ad eseguire i suoi ordini vincolanti.

Fin dall’inizio, però OMS aveva studiato e aveva pronto un piano B (quello vero) che prevedeva la proposta di modifica del Regolamento Sanitario Internazionale, già in vigore e vincolante del 2005 per i paesi membri, rendendolo, di fatto, la fotocopia del Trattato Pandemico. Il vantaggio era quello che sarebbe bastata una maggioranza semplice. Così è stato e, infatti, in “zona cesarini” l’ultimo giorno utile è passato. Sorprendentemente nessun dei paesi ha sollevato obiezioni sull’irritualità della votazione e sulla violazione del diritto internazionale (art 55.2), come sostenuto dalla Dss.a Beata Sibylle Pfeil avvocato svizzera, esperta di diritto internazionale e di sanità mondiale.

L’obiettivo primario, quindi, è stato provvisoriamente raggiunto: la cessione della sovranità sanitaria nazionale all’OMS, e la conseguente cancellazione dei diritti umani e costituzionali dei cittadini in cambio di una presunta maggior biosicurezza. Si tratta della stessa formula ingannevole offertaci dai governi Conte e Draghi durante l’emergenza Covid-19. Tutti questi fatti, riletti in sequenza, richiamano inevitabilmente alla memoria il retro gusto della “strategia del terrore”, stagione orribile inferta alla nostra nazione. Cioè che la Covid sia stato lo shock terroristico per poter introdurre cambiamenti radicali nelle nostre vite.

Il nuovo RSI è, quindi, oggi in vigore ed avrà un periodo di 10 mesi di prova. Un arco temporale brevissimo, entro cui i paesi aderenti potranno sollevare obiezioni o richiedere modifiche o decidere di non aderire. Scaduti i termini di marzo 2025, vale il “silenzio assenso”.

Grazie agli enormi poteri, monocratici, conferitigli il DG di OMS, Tedros Gebreyesus, il 14.08.2024 ha deciso di dichiarare un secondo allarme pandemico di preoccupazione internazionale (PHEIC) per il vaiolo delle scimmie (Mpox), chiedendo ai paesi membri di attuare una sorveglianza attiva e il “contact tracing”, ancora una volta tramite il famigerato test della Polymerase Chain Reaction (PCR). La stessa tecnica, usata in mondo inappropriato per la diagnosi della Covid, nota per l’enorme quantità di falsi positivi generati (fino al 95%).

L’esplosione artefatta dei contagi, aggiustati al rialzo, in modo fraudolento, anche dalle stesse regioni italiane (vedasi il caso Toti e regione Sicilia), ha innescato e alimentato la spirale di terrore con le note drammatiche conseguenze umane, economiche e sociali. Il test PCR è una tecnica analitica che non è mai stata idonea per scopi diagnostici, come il suo inventore Kary Mullis ha sempre dichiarato. Questo stratagemma ha di fatto scardinato il regolare processo diagnostico terapeutico sottraendo, con un colpo di mano, la responsabilità di un atto medico appartenente esclusivamente alla classe medica.

Il kit diagnostico usato in modo fraudolento, ha cambiato il paradigma sanitario. I medici e l’Ordine dei Medici hanno sorprendentemente accettato tutto, rendendosi di fatto complici ed esecutori di biechi ordini della politica.
Aggiungerei a questo quadro, anche il fatto che dal 20 al 23 di questo mese, a New York si terrà l’Assemblea Generale ONU (Summit of the Future) in cui Antonio Guterres, DG ONU, proporrà la sottoscrizione di un accordo intergovernativo denominato: “Patto per il Futuro”, che prevede anch’esso la cessione della sovranità nazionale all’ONU.

Coincidenze? Lo scopo?

Salvare il pianeta (dall’essere umano), secondo le logiche discutibili e manipolatorie dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, che non risparmia nemmeno i bambini.
Siamo preoccupati, allo stesso tempo, anche dal Regolamento 2371/2022 dell’Ue che è pronto ad essere trasformato in emergenza, al bisogno, in un trattato pandemico dedicato all’Ue e dalla Carta delle Vaccinazioni Europea digitale, con la digitalizzazione del processo intero del Greeen Pass, entrata in sperimentazione proprio questo mese, nei piani Ue già dal 2018.

C’è, quindi, un impressionante accanimento e una convergenza straordinaria di volontà sovranazionali, che vogliono, con scuse varie, rimuovere i diritti umani e costituzionali dei cittadini, spingendo i cittadini ad adottare l’ID digitale rendendoli così esseri superflui, senza alcuna dignità, da confinare prossimamente, entro il 2030, in “carceri digitali” a cielo aperto: le SMART CITY, previste dall’Agenda 2030.

Tutto questo richiama alla memoria alcuni film dispotici che sono serviti a preparare le nostre menti ad accettare queste situazioni come normali, ma soprattutto gli insegnamenti e i principi del Talmud che ossessionano da sempre una minoranza di esseri umani che si ritengono superiori al resto dell’umanità. Un’élite ristrettissima che vive ritirata, che non si vuole confondere con la plebe che odia, che possiede praticamente tutto e che pretende il “diritto di vita e di morte” sul resto del popolo “Goyim”.

Vogliono controllare il nostro ciclo di vita e la qualità della nostra esistenza, da remoto, in qualsiasi momento. In cosa si possa tradurre la cancellazione dei propri diritti umani e costituzionali, lo abbiamo già provato sulla nostra pelle grazie al delirio di potere dei governi Conte e Draghi con i loro DPCM e tutti gli altri atti legislativi illegittimi, fra cui l’obbligo e la coercizione vaccinale con dispositivi ibridi (biotech e nanotech), militari, chiamati e registrati come “vaccini” per ingannare la gente e fornire così una copertura sanitaria all’operazione e una parvenza di accettabilità, di sicurezza e efficacia, mai esistiti, a questi prodotti, fin dall’inizio.

E se si trattasse di un tentativo di golpe mondiale, camuffato?

Da moltissimi anni, dal dopo guerra, pochi oligarchi, diventati dal 1990 strategicamente “filantrocapitalisti”, con enormi interessi privati nei vaccini, in tutti i settori chiave della tecnologia, della finanza e della economia, controllano direttamente ONU e OMS. Queste due ONG private, volute da Rockfeller dopo la WWII, agiscono da braccio armato, con tanto di immunità globale, ammantate da scopi e da una copertura perfetta. Come si può escludere, con certezza, che non abbiano anche loro nel Talmud la loro vera “bussola”?

Siamo, quindi, molto preoccupati per il forte rischio che venga creato, con la collaborazione del nostro governo e dei governi dei 194 paesi, un “unico governo mondiale”, coincidente con l’ONU e l’OMS, trasformandole in Istituzioni pubbliche sovranazionali. Questo realizzerebbe un piano diabolico di sottomissione definitiva dell’umanità. Gli stati privati di sovranità si trasformerebbero in loro colonie, ai loro ordini, con conseguente cancellazione definitiva dei diritti civili e costituzionali dei loro cittadini in nome di un presunto bene superiore (la stessa richiesta fatta al governo di maggiore sicurezza, indotta tramite gli attentati e con le stragi ordite sul nostro territorio da Gladio e in occasione della Psy-Op Covid).

Il governo dovrebbe, pertanto, portare in chiaro tutti questi processi, in atto almeno dal 1992 con la pubblicazione dell’Agenda21. Quanto sta avvenendo, inoltre, in questi ultimi 10 anni, sui diversi piani sovranazionali, e aprire necessariamente un urgente dibattito pubblico su questo tema, per informare correttamente le persone, in modo approfondito e completo, senza censurare o escludere nessuna voce. Meglio nelle piazze, fuori dalle “sgrinfie manipolatorie” delle conduzioni TV.

Subito dopo realizzare, quanto prima, una consultazione popolare diretta, in cui far esprimere la volontà ai cittadini, di cui i governi dovranno necessariamente tener conto.
Nel frattempo, in attesa di conoscere la volontà popolare, è doveroso uscire entro la scadenza dei termini dal nuovo RSI e non accettare alcun “Patto per il Futuro” perché, a scanso di equivoci, sia chiaro, che il governo attuale, inclusi quelli futuri, i politici e la politica non hanno mai ricevuto questo livello di delega dai cittadini, che consenta loro di prendere decisioni radicali sulla nostra vita attuale e futura dei nostri figli e nipoti.

Leonardo Guerra – biologo molecolare