Difesa, 7 miliardi per comprare altri F-35

Crosetto e Mattarella

Difesa, l’Italia sempre più vicina agli obiettivi Nato: aumenta le spese per armarsi. E’ polemica.

Il governo Meloni è a caccia di soldi per la prossima manovra finanziaria. Ma nonostante la mancanza di fondi per riuscire a mettere in pratica tutte le misure di sostegno economico alle famiglie (come la riduzione del cuneo fiscale e dell’Irpef), l’Italia continua a spendere in armi.

In Parlamento – riporta Il Fatto Quotidiano – è arrivato il nuovo Documento programmatico della Difesa e l’indice sull’aumento della spesa è nell’ordine di 1,6 miliardi: la previsione per quest’anno passa da 30,7 a 32,3 miliardi, un altro passo verso il 2 per cento del Pil che richiedono gli impegni Nato.

Furia del M5s, che denuncia il rilancio dell’investimento nei caccia F-35: “Una notizia surreale – scrivono i capigruppo di Camera e Senato, Marco Pellegrini e Bruno Marton – Dopo anni di discussioni sull’opportunità di tagliare il programma di acquisizione del caccia-bidone americano F-35, Meloni e Crosetto scelgono di incrementarlo da 90 a 115 velivoli complessivi”.

Non siamo – prosegue Il Fatto – ai 131 del programma iniziale del 2009, poi ridotto 90, ma ci riavviciniamo. Sono 25 aerei in più, di cui 10 a decollo verticale “per una spesa aggiuntiva di 7 miliardi di euro”, sottolineano Pellegrini e Marton. Una cifra enorme, per quanto riferita al decennio da qui al 2035. Si direbbe 280 milioni ad aereo, ma alla Difesa spiegano la cifra comprende anche supporto logistico e manutenzione per alcuni dei velivoli già acquistati. Nel complesso, dal 2009 al 2035, il costo per l’Italia è nell’ordine dei 25 miliardi di euro.  affaritaliani.it

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