“La scuola, cioè l’apertura al mondo e al vivere sociale di bambini, adolescenti, giovani, va dotata delle strutture che favoriscano questo inserimento, comprendendo, oltre agli strumenti della didattica classica, la possibilità di avvicinarsi alla musica, alle arti, allo sport. Purtroppo molte scuole, e intere aree, risultano carenti di mezzi adeguati. A questo scopo va utilizzata al meglio l’occasione offerta dal grande Piano di ripresa europeo, noto come Piano nazionale di ripresa e resilienza, e che già ci aiuta a incrementare la sicurezza degli edifici scolastici. È necessario proseguire su questo percorso virtuoso, facendo dell’Europa un investitore centrale nei settori strategici che aprono al futuro. La scuola è certamente uno di questi. E l’Europa è l’orizzonte della nostra scuola“.
Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico al Convitto nazionale ‘Vittorio Emanuele secondo’ di Cagliari.
“Nel 1958, Aldo Moro, allora ministro della Pubblica istruzione, introdusse l’insegnamento dell’educazione civica. Fu una decisione lungimirante, e ancora oggi può aiutarci a connettere i programmi didattici con l’impegno più vasto della formazione di buoni cittadini. Educando ai valori della nostra Costituzione, alla democrazia, alla libertà, che è piena soltanto se uguale ed effettiva per tutti”. (Adnkronos)