Dibattito Tv, le balle di Kamala non smentite dai moderatori

Trump e Kamala Harris

Questa clip potrebbe essere l’esempio più eclatante delle azioni/omissioni dirette dei moderatori del dibattito ABC volte a influenzare la percezione degli spettatori delle informazioni presentate durante il dibattito.
Si verificano almeno sette casi simili nell’arco di due minuti.
Questo non è un “parzialismo”. È molto peggio.

Questa è un’interferenza diretta e pianificata nell’esito del dibattito. Quando i moderatori assumono il ruolo di “fact checker”, la conclusione è che l’assenza di un “fact check” conferisce validità alle informazioni non verificate.

Quando una parte viene ripetutamente “controllata sui fatti”, mentre l’altra no, questo è un segnale per lo spettatore che una parte non è affidabile e sincera, mentre l’altra parte lo è.

I moderatori dell’ABC avevano ricevuto i loro ordini e qui vedete come sono stati eseguiti.

In questa clip (vedi in fondo all’articolo)

1) Trump afferma che Pelosi è responsabile della sicurezza al Campidoglio. Vero. Muir interviene per conto di Kamala interrompendolo con una risposta sarcastica, non riconoscendo la validità della dichiarazione di Trump e reindirizzando immediatamente a Kamala per preparare la sua “risposta” che sa che sta arrivando. Questa è un’azione diretta di Muir per influenzare l’esito di questo scambio.

2) Kamala dice che era al Campidoglio il J6. Era lì la mattina, ma se n’è andata per andare al quartier generale del DNC prima della rivolta. Informazioni critiche sono state omesse. Nessun fact-checking.

3) Kamala afferma che Trump ha incitato una folla ad attaccare il Campidoglio. Falso. I commenti “pacifici e patriottici” di Trump vengono ignorati. Trump non è accusato di incitamento alla violenza. Nessun fact check.

4) Kamala afferma che “alcuni” poliziotti sono morti il ​​6 gennaio. Falso. Nessun controllo dei fatti.

5) Kamala recita la bufala di Charlottesville “Fine People”. Questa è stata ampiamente e ripetutamente smentita. Nessun controllo dei fatti.

6) Kamala recita la bufala “stand back and stand by”. Questo è progettato per dedurre che Trump stava ordinando a una “milizia” di agire su ordini successivi, quando stava chiaramente chiedendo un raffreddamento delle tensioni. Nessun fact check.

7) Kamala recita la bufala del “bagno di sangue”. Trump stava parlando dell’industria automobilistica, non della violenza. Nessun fact check.

Per citare Megyn Kelly sui moderatori dell’ABC:
“Hanno fatto esattamente ciò che volevano i loro capi.”

Lo scrive su X Western Lensman, produttore video e opinionista.