Carcere minorile di Casal del Marmo, di nuovo celle incendiate e violenze

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Una “situazione esplosiva”. Ancora disordini nel carcere minorile di Casal del Marmo a Roma

Dopo i fatti di domenica quando alcuni detenuti diedero fuoco a due celle con una agente della penitenziari poi costretta alle cure mediche, un’altra notte di tensione nell’istituto penale per minori capitolino. Come denunciano dal sindacato Fns Cisl Lazio: “anche ieri notte sono state incendiate due celle con una escalation di violenza verso la polizia Penitenziaria con relativi incendi e disordini”.

Disordini nel carcere minorile

Sul posto è intervenuto il personale del dipartimento Giustizia minorile di comunità. Come denuncia ancora il segretario generale del sindacato dei baschi azzurri Massimo Costantino: “Risultano inagibili alcune celle. I detenuti hanno ripetutamente dato fuoco all’interno della sezione. Nessun ferito tra il personale, mentre risulta ricoverato un detenuto per aver ingerito vetro. Attualmente vi è un nuovo comandante reggente arrivato alcuni giorni fa. La criticità è rientrata solo grazie alla professionalità del personale”.

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Il sovraffollamento è causato dall’afflusso di ‘minori stranieri non accompagnati’ riversatisi nel circuito penale minorile; ragazzi provenienti in prevalenza dal Nord-Africa, spesso poli-assuntori di sostanze stupefacenti e/o psico-farmaci, con gravi problematiche comportamentali

La denuncia del sindacato

“Attualmente il carcere risultano 70 detenuti mentre ve ne dovrebbero essere circa 50. Va ricordato che nelle carceri minorili non esistono circuiti differenziati e ciò rende molto oneroso il lavoro, laddove detenuti con psicopatologie, problemi di dipendenza e altre patologie e diverse etnie in spazi relativamente stretti alza il livello di tensione. I pochi poliziotti rimasti sono costretti a turni massacranti senza turn over o assegnazione di nuove unità – conclude Costantino -. Registramo con disappunto che i detenuti resosi responsabili dei fatti di domenica restino ancora all’IPM, occorre dare un segnale che lo Stato c’è e che il rispetto delle leggi e regolamenti è applicato nei circuiti minorili. Che tali detenuti devono essere spostati in altri istituti. Non può continuare una tale situazione poiché si è visto aumentare l’escalation di violenza da parte dei detenuti per aggressione alla polizia penitenziaria. Non hanno più rispetto delle regole e non si fermano più davanti a nulla”.

Preoccupante escalation di violenza

Su quanto accaduto è intervenuto anche l’assessore al Personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale, agli enti locali, all’università della Regione Lazio, Luisa Regimenti:

“Desidero esprimere piena solidarietà al direttore dell’Istituto penale minorile di Casal del Marmo, Giuseppe Chiodo, agli agenti di polizia penitenziaria e a tutti gli operatori della struttura per l’ennesimo grave episodio occorso nella struttura, una escalation di violenza e aggressività che preoccupa e rende sempre più difficile la gestione della popolazione detenuta del carcere minorile. Proprio ieri, in occasione della visita che ho svolto a Casal del Marmo, ho portato la vicinanza della Regione Lazio e ho ringraziato gli operatori e gli agenti per la grande professionalità dimostrata nel gestire le tensioni che da mesi si registrano. È importante che tutte le Istituzioni lavorino per rafforzare la finalità educativa e risocializzante della pena, soprattutto in ambito minorile, e consentire ad agenti e educatori lo svolgimento in serenità delle loro mansioni, su questo continueremo a lavorare”.
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