Vespa riapre ‘Porta a Porta’, “Sarà un po’ meno educata”

Bruno Vespa

di Laura Rio – «Intervistare Maria Rosaria Boccia? Non è in cima ai miei desideri, perché non voglio essere uno dei suoi strumenti». «Intervistare Sangiuliano? Mi sarebbe piaciuto, ma lo ha fatto benissimo il direttore del Tg1 che gli ha chiesto letteralmente tutto, e non ho capito perché quell’intervista è stata criticata, mentre quella alla Boccia de La7 viene osannata come servizio pubblico. A questo punto non so più cos’è il servizio pubblico».

È lapidario e pungente come al solito Bruno Vespa nel riassumere in poche parole il magma mediatico che è esploso sul caso dell’ex ministro della cultura. Lui avrà un po’ rosicato per non aver avuto a disposizione i suoi 5 minuti invece dei 17 dell’intervista di Chiocci: mercoledì scorso non era ancora in onda. Ricomincia, infatti, da oggi con Cinque minuti, alle 20,30 dopo il notiziario della sera del primo canale e con Porta a porta, in onda in seconda serata, come al solito il martedì, mercoledì e giovedì.

Leggi anche
Bruno Vespa “vaccinato” con 3 dosi e positivo al Covid
No vax, Bruno Vespa: spero che non vi mandino più al cinema o al ristorante
Mons. Viganò: “Ci hanno ingannato”. Vespa: “che Dio lo perdoni”

La «terza camera», in onda dal 1996, si ripresenta un po’ cambiata: «Saremo un filino meno educati e un filino più esigenti – spiega -. Insomma basta con i pipponi un po’ noiosi che ho concesso qualche volta agli ospiti». Vespa va diritto al punto e non risparmia critiche ai dirigenti della Rai: «Mentre per Cinque minuti i risultati di ascolto sono ottimi, per Porta a porta non sempre è così perché si parte spesso con uno share bassissimo che eredito dalla prima serata; al mercoledì ci sono film che fanno pochi spettatori come accade, a volte, pure per le fiction. Quindi devo rendere più frizzante la trasmissione: lo faremo diminuendo il numero degli ospiti, ma trattati in maniera più attenta, cambiando grafica, togliendo il tavolo centrale. Via anche riquadri e cornici e avremo un videowall gigante. Io non discuto con l’azienda, però chiedo ai vertici di comprare film più forti da mandare in onda in quella complicata serata che è il mercoledì».

L’obiettivo resta lo stesso: «Visto che quando arriviamo noi tutti sanno tutto, dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo». Ultimo commento sul rientro in Rai di Sangiuliano: «Spero che gli venga dato un ruolo adeguato alle sue capacità».  www.ilgiornale.it