Rapina e botte alla ex, egiziano assolto in Appello

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E’ stato assolto dall’accusa di rapina e lesioni. Esce di scena da tutte le accuse. E’ quello che hanno deciso ieri i giudici della Corte d’Appello di Roma nei confronti del cittadino egiziano di 22 anni, salito alla ribalta un anno fa per essere evaso dal carcere di Latina. Era stato arrestato 48 ore dopo a Roma dagli agenti della Squadra Mobile insieme ai colleghi della Polizia Penitenziaria. Nel procedimento che si è concluso a Roma era imputato per dei fatti avvenuti nel marzo del 2023 in un appartamento in corso Matteotti in pieno centro a Latina.

Lo scorso dicembre il Collegio Penale del Tribunale – presieduto dal giudice Gian Luca Soana – aveva assolto l’imputato dal reato di violenza sessuale ed era stato condannato alla pena di sei anni per i maltrattamenti. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, l’avvocato Massimo Ferretti che assiste il cittadino straniero, ha impugnato la condanna e ieri si concluso il processo. Nel corso del suo intervento il Procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado mentre la difesa ha cercato di scardinare le accuse.

I fatti contestati erano avvenuti nel marzo del 2022 in un appartamento in pieno centro a Latina. Nel corso del processo la pubblica accusa aveva chiesto per il giovane la pena di 12 anni, poi dopo la camera di consiglio la sentenza del Tribunale.

Era stata drammatica la deposizione della parte offesa, l’ex compagna del giovane, molto provata anche davanti ai giudici aveva ricostruito i fatti raccontando la modalità della violenza. La donna aveva svelato in aula durante la sua deposizione una serie di risvolti inquietanti: calci, pugni e in un caso l’uomo le ha tirato i capelli. «Avevo la testa tumefatta. Ho avuto paura e sono scappata dall’appartamento. Ho chiamato i campanelli del palazzo, mi ha aperto la porta una donna di origine ucraina e abbiamo chiamato la Polizia», aveva raccontato. In sede di denuncia la vittima aveva detto che chiedeva all’uomo – durante il rapporto sessuale di fermarsi ma che lui continuava ad andare avanti.

Il Tribunale di Latina aveva assolto il cittadino egiziano dal reato di violenza sessuale ma era stato condannato invece per la rapina alla ex, a cui aveva sottratto il telefono cellulare. E’ emerso infine che il giovane anche quando era detenuto in carcere a Roma si era reso responsabile di episodi di violenza e aveva picchiato un agente della Polizia Penitenziaria. Per questo procedimento non è arrivato l’avviso di conclusione indagini.
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