Orologi, cellulari, valigie. Ma non solo. Il campionario è stato vario. E pure consistente. Almeno stando al resoconto effettuato dal personale della polizia locale e della polizia di Stato durante un controllo della baraccopoli di via Candoni. Qui è stato sequestrato un ingente quantitativo di merce ritenuta, verosimilmente, rubata. Tra le vittime, ignari turisti che giungono nella Capitale per una vacanza, oppure sono di passaggio. Ma che poi si trovano, talvolta, il finestrino dell’auto rotto. Con l’amara sorpresa: i beni che erano dentro l’abitacolo si sono volatilizzati.
La refurtiva nel campo rom
Poliziotti e vigili, un volta giunti in zona Muratella, Municipio XI, hanno visto davanti un cospicuo numero di oggetti. Ovvero borse, borsette, valigie, scarpe, sacche, profumi, occhiali. Materiale, questo, rinvenuto sia nell’auto che nel container di un ragazzo, di origini bosniache, che dimora nel campo rom.
Turisti come vittime
Immediatamente, sono scattati i primi accertamenti da parte delle forze dell’ordine. E proprio dalle prime verifiche un risultato e se vogliamo anche una conferma sono arrivati. Difatti, è stato possibile risalire ai proprietari di quattro zaini, che erano stati appena rubati dal veicolo di alcuni turisti inglesi. Tutto il materiale sequestrato è stato poi inserito nella bacheca degli oggetti recuperati sul sito della questura di Roma.
Valigie rubate nella baraccopoli
Sempre in via Luigi Candoni, ad agosto, gli investigatori dell’XI distretto San Paolo e il personale del Gruppo Marconi della polizia locale effettuarono delle verifiche. Nel dettaglio, volgendo l’attenzione su due box “sospetti”, trovarono – oltre a 270 chili di rame - anche 18 valigie. Quest’ultime erano aperte e alcune risultavano visibilmente forzate. Per due di esse è stato accertato che erano state rubate da vetture in sosta nella zona di Fiumicino. Un’altra, invece, era dotata di sistema gps. Così è stato possibile rintracciare il proprietario: un turista statunitense.
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