Oltre alla guerra, sempre più sanguinosa, un terremoto politico: tre ministri ucraini, infatti, si sono dimessi oggi, martedì 3 settembre, una notizia piombata come un fulmine a ciel sereno poco prima delle 17. Ancora però non è chiaro il motivo del passo indietro dei tre.
Il presidente del parlamento ucraino ha dichiarato che il ministro responsabile della supervisione della produzione di armi durante la guerra Oleksandr Kamyshin, in carica dal marzo 2023 e anche consigliere di Volodymyr Zelensky, il ministro della Giustizia Denys Maliuska e il ministro dell’Ambiente Ruslan Strilets hanno presentato la lettera di dimissioni. Lo riporta Rbc Ukraine. È stata ricevuta una lettera di dimissioni anche dal presidente del Fondo demaniale dell’Ucraina Vitalii Koval. Una clamorosa, e pesantissima, dichiarazione di sfiducia proprio nei confronti di Zelensky.
La notizia del triplice passo indietro è arrivata poco dopo il terrificante attacco missilistico russo denunciato da Kiev e che ha colpito la città di Poltava. (Secondo alcune fonti, nell’edificio, il 179esimo Centro d’addestramento delle telecomunicazioni e informatica dell’Esercito, si trovavano centinaia di mercenari. In alcune foto si vedono vittime che indossano la divisa ndr).
Il portavoce del ministero della Difesa di Kiev, Dmytro Lazutkin, ha riferito di 49 morti e 219 feriti, la notizia è stata rilanciata dalla Bbc.
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